La Bahrain Victorious è pronta ad affrontare l'ultimo grande giro del 2024: la Vuelta a España. Dopo una solida prestazione al Giro d’Italia, la squadra è pronta a sfidare i terreni aspri, le salite ripide e la competizione serrata per tre settimane nella penisola iberica.
Quest’anno la Vuelta inizia in Portogallo e si conclude a Madrid: 3.304 chilometri e oltre 52.000 metri di dislivello totali. Il percorso di questa 79ª edizione è estenuante e metterà alla prova anche i corridori più esperti. In 21 tappe la corsa coprirà una gran varietà di paesaggi: le pianure portoghesi e le insidie delle Sierre Morena e Nevada nella prima settimana, i molteplici arrivi in salita della seconda settimana sulla cordigliera cantabrica fino alla 15^ frazione sul Cuitu Negru, un'altrettanto impegnativa terza settimana con 3 arrivi in quota di categoria HC o 1 nelle regioni di Burgos e dei Paesi Baschi, prima dell'epilogo a cronometro a Madrid. Come ci si aspetta ormai dalla Vuelta, questo percorso ricco di salite richiede versatilità, resistenza e acume tattico.
A guidare la formazione è Antonio Tiberi, talento noto per eccezionali capacità di scalatore: il suo 5° posto con maglia bianca al Giro dimostrano che merita il ruolo di leader. Al suo fianco ci sono i veterani Kamil Gradek, Jasha Sütterlin, Damiano Caruso, Torstein Træen e Jack Haig, oltre ai giovani Fran Miholjević e Rainer Kepplinger. Sostenuto da compagni di tale valore, il 23enne ciociaro punta a una prestazione consistente sia nella classifica generale che in quella dei giovani. La squadra cercherà anche di cogliere le opportunità che si potranno presentare per le vittorie di tappa, in particolare quelle di alta e media montagna.
Il direttore sportivo in Spagna sarà Neil Stephens, che si mostra fiducioso in vista della Gran Salida di sabato: “Partiamo da Lisbona con una gara contro il tempo dove vogliamo centrare subito un buon risultato con un paio di uomini, soprattutto Tiberi, dopodiché attraverseremo il Portogallo per altre due giornate in linea. Successivamente affronteremo tappe dure, con un caldo che si preannuncia estremo, nel sud della Spagna, per poi volare in Galizia nel giorno di riposo. Le cose si faranno progressivamente più difficili nella seconda e terza settimana, con molte prove impegnative e pendenze importanti, l'ultima delle quali sarà il Picon Blanco sabato 7 settembre. Quello sarà il clou assoluto, infine scenderemo a Madrid per la crono finale. Siamo intenzionati a portare sul podio generale un ragazzo ancora con molti margini di sviluppo come Antonio, ma non ci concentreremo solo su di lui. Purtroppo Caruso è andato incontro a una brutta caduta la scorsa settimana alla Vuelta a Burgos, ma grazie al nostro team di medici si è ripreso abbastanza bene e potrà assolvere al suo compito di mentore in gruppo. L'altro elemento fondamentale sulle salite più ardue è Haig, uno che sa come si sta nelle prime posizioni essendosi classificato 3° nel 2021. Træen è al primo anno con noi e contiamo anche su di lui in montagna, mentre in pianura ci aspettiamo tanto da Kepplinger, che ci ha davvero sorpreso in positivo e qui potrà migliorarsi notevolmente. Un altro giovane che potrà fare tesoro di questa preziosissima palestra è Miholjević, anch'egli al secondo anno con noi e pronto a fare un passo avanti nella sua carriera. Gradek, molto ben strutturato fisicamente, sarà un gregario di rilievo per il capitano. Infine abbiamo Sütterlin, una vera forza. Ero un po' in dubbio su di lui dopo l'infortunio rimediato al Delfinato, ma è tornato più carico di prima. Non vedo l'ora di lavorare insieme a tutti loro!”
Trasudano fiducia pure le dichiarazioni di Tiberi: “Questa sarà la mia terza Vuelta e la prima da capitano. Dopo il Giro d’Italia di quest’anno le ambizioni sono alte, ma è anche vero che è la prima volta che faccio due grandi giri nello stesso anno. Dopo un bel periodo di allenamento in altura e la Vuelta a Burgos, che mi ha aiutato a ritrovare il ritmo gara, sento che la mia condizione sta iniziando a essere buona. Sarà certamente una delle Vuelte più dure degli ultimi anni dato il dislivello, ma se avrò la gamba giusta si potrà rivelare un vantaggio. Ho visto inoltre i miei compagni pronti ed entusiasti a dare il massimo, quindi spero di poter almeno eguagliare, se non migliorare, il Giro. Certamente il mio impegno e quello di tutto il team per riuscirci sarà massimo.”