La prossima settimana Dan Bigham sarà alla guida del quartetto britannico dell’inseguimento e ancora una volta sfiderà Filippo Ganna, suo compagno di lavoro in casa Ineos Grenadiers. Ma sarà l’ultima volta perché al rientro dalle Olimpiadi, Bigham avrà una settimana di lavoro per il passaggio delle consegne e poi lascerà il team britannico.
A raccontarlo è stato lo stesso ingegnere-ciclista britannico in una intervista a The Telegraph nella quale mette in fila molte cose che a suo dire non vanno in seno al team dopo la partenza di Dave Brailsford in direzione Manchester United.
Bigham è arrivato alla Ineos come ingegnere delle prestazioni dopo aver lavorato per la Mercedes e per la Federazione ciclistica danese, alternando il suo lavoro all’attività sportiva che non ha mai abbandonato.
«Non siano più in linea con le impostazioni del lavoro, volevo più autonomia per mettere in pratica le mie idee. Nella gestione del team c’è qualcosa che non gira a dovere: siamo onesti, Ineos non è dove vuole essere, non è dove deve essere e il divario non è piccolo».
E poi c’è il mancato sostegno al progetto olimpico di Bigham: «Mi avevano fatto promesse, alla fine mi hanno concesso tre mesi di ferie non retribuite per preparare i Giochi. E così ho presentato le dimissioni».
Non si respira aria serena in seno al team britannico dopo che per la prima volta dal 2014 non è arrivata nemmeno una vittoria di tappa al Tour e il risultato di Carlos Rodriguez, settimo, è stato deludente; la Grande Boucle sarebbe stata anche preceduta poi da una rottura tra Tom Pidcock e il capo dei diesse Steve Cummings che è rimasto a casa. Poi la partenza di Narvaez e quella di Pauline Ferrand Prevot, quest’ultima dovuta al fatto che il team ha scelto di non investire su una formazione femminile per le corse su strada.
Ovviamente impossibile dire dove stia la ragione, ma è certo che la partenza di Bigham - che non ha rivelato quale sarà la sua futura destinazione - avrà conseguenze anche per Filippo Ganna che con il tecnico-corridore britannico aveva lavorato molto bene in preparazione al record dell’ora.