PARIS 2024. LUPI, CT BMX RACING: «PER CRESCERE SERVONO IMPIANTI E IL SUPPORTO DEI CORPI MILITARI»

PARIGI2024 | 01/08/2024 | 19:00
di Giulia De Maio

Tra un'ora al Saint-Quentin-en-Yvelines BMX Stadium inizia la sfida a cinque cerchi del BMX Racing con qualifiche e recuperi che daranno accesso alle semifinali e finali che si disputeranno domani. In gara un solo azzurro, Pietro Bertagnoli, che inizierà la sua avventura olimpica nella seconda heat contro il francese Mahieu, l'inglese Whyte, lo svizzero Marquart, l'olandese Brink, il colombiano Carmona Garcia, il cileno Molina Vergara e il lettone Krigers.


Mentre il 25enne veronese pedala sulla pista che assegnerà per la quarta volta nella storia le medaglie di questa disciplina, olimpica da Pechino 2008, abbiamo intercettato il CT della Nazionale Italiana che ci ha spiegato come sta crescendo il movimento a casa nostra e cosa servirebbe per recuperare il terreno dai Paesi di punta.


Quanto lavoro è stato fatto per arrivare ad avere un nostro atleta tra i migliori 24 rider al mondo?

«Un grande lavoro. Come ha ben spiegato per il Freestyle dal mio collega Ventura, gli atleti a questo livello esprimono valori impressionanti, difficilmente replicabili da altre tipologie di sportivi. È una disciplina che ha un demanding tecnico esagerato e lo potete vedere già nelle practice in corso (confermiamo, ndr). Oggi schieriamo un atleta giovane che ha però una grande esperienza internazionale e voglia di riscatto, visto che ha un passato burrascoso in termini di infortuni. L'ultimo rimediato al Campionato Italiano del 2023 a Verona, in casa. È riuscito a rientrare da privato nella corsa al pass olimpico e si è meritato il posto per i risultati conseguiti in Coppa del Mondo».

L'avvicinamento a Paris 2024 è stato molto... francese.

«Si, Pietro ha un preparatore personale che è di Bordeaux e in collaborazione con il sottoscritto e tutti i professionisti che curano la performance degli atleti FCI abbiamo cercato di farlo arrivare all'appuntamento nel modo più adeguato. L'ultimo training camp qui risale ai primi giorni di luglio, abbiamo svolto simulazioni di gara, oltre a tutto il lavoro macinato in palestra e con gli sprint. A queste due giornate siamo arrivati con una pista che al 90% era quella su cui ci eravamo testati. Sotto data è cambiata la discesa e la partenza in termini di grip, è stata applicata una resina nuova con un grip impressionante su tutte e tre le curve, quindi questo ci ha obbligato a fare dei piccolissimi aggiustamenti al setup della bici (rapporti, gomme, pressioni...), che ora piacciono a Pietro e convincono tutti noi».

Come si allena un atleta di BMX Racing?

«Con sessioni importanti in palestra per migliorare forza, potenza, esplosività in quanto le richieste in gara sono molto elevate. Sono volumi importanti da gestire tra sprint sulla bici e lavoro tecnico in pista. Anche ai ragazzini che si approcciano a questo sport conviene non fare solo palestra perché se avete delle "gambone" ma non siete in grado di saltare a 60 km/h su una discesa Supercross, ed è quello che serve nel nostro caso, non andate da nessuna parte. Oltre al motore si deve gestire la bici quindi la programmazione è standardizzata tra tecnica, lavoro di potenziamento in palestra e recupero».

Cosa serve al movimento italiano per crescere di livello?

«Impianti e supporto dei corpi militari».

Come ai pistard prima che fioccassero le medaglie?

«Sì perché è l'unico modo perchè un atleta possa dedicarvisi a tempo pieno. Le società italiane sono sature (in senso positivo) e quindi fanno fatica a gestire la mole di lavoro. Ne abbiamo 12-15 sparse per tutto il territorio nazionale, però ahimè nessuna sotto Perugia. Ci sono società storiche che arrivano a 200 iscritti e sono piene di richieste. Sono numeri importanti che non possono esprimersi al meglio con un solo impianto, quello di Verona, che è l'unico da Supercross, quindi con un'altezza della partenza di 8 metri, con salti molto più grandi e un giro che viene percorso all'incirca in 35 secondi (in questa staremo probabilmente sotto i 32” perchè è molto compressa). Ne servirebbero almeno altri due di questo livello, idealmente uno a Milano e uno a Roma, oltre ad altri più piccoli che chiamiamo Challange (con un massimo di 5 metri di altezza, ma vanno bene anche di 4 o 4 e mezzo con salti nettamente inferiori) per far avvicinare i più piccoli, nei quali l'UCI ti permette teoricamente di organizzare anche una World Cup (finora nella realtà non è mai successo). Più strutture farebbero la differenza perchè potremmo ospitare gare internazionali di Coppa Europa, collaborare con società di mountain bike, strada, eccetera, eccetera. Ora però fatemi andare che voglio stare con Pietro. Abbiamo atteso tanto questo momento. Siamo pronti».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quali saranno i Grandi Giri che farà Tadej Pogacar nel 2025? Ne parlerà Joexan Fernandez Matxin DS dell’UAE. E il Giro d’Italia 2025 partirà veramente dall’Albania? Cosa risponderà Mauro Vegni, il patron della corsa rosa, in questo momento a...


Continua anche per il 2024 la partnership tra Alé, il celebre produttore veronese di abbigliamento da ciclismo di alta qualità e la UCI Track Champions League. Per l’evento Alé produrrà quasi 300 body su misura che saranno indossati dai migliori ciclisti su...


Ancora una volta in azione i soliti ignoti: hanno preso di mira il negozio dell'ex professionista Walter Delle Case a Gemona del Friuli. Hanno utilizzato un furgone come ariete per sfondare la vetrina del negozio di biciclette e poi, una...


Vincenzo Nibali è pronto a tuffarsi in una nuova avventura, questa volta su quattro ruote. Il campione siciliano, che proprio nei giorni scorsi ha festeggiato il suo 40esimo compleanno, parteciperà al Monza Rally Show alla guida di una GR Yaris...


C’è un missile a due ruote che sta inanellando record sulle salite delle Alpi: ad ottobre ha strappato a Jai Hindley il record di scalata dello Stelvio dal versante di Prato allo Stelvio, settimana scorsa si è preso il record...


Oltre a lavorare in vista della stagione 2025, BePink-Bongioanni "torna in sella" con alcune delle sue specialiste della bici a scatto fisso. Dal oggi a sabato 24 novembre Vittoria Grassi e Andrea Casagranda si misureranno con un importante appuntamento su...


Le amicizie che nascono da bambini e spesso sui campi da gioco, sono forse quelle più forti e che si ricordano per tutta la vita. Così è anche per Remco Evenepoel, che ha voluto mandare un video messaggio speciale ad...


Il conto alla rovescia è iniziato, mancano ormai pochissimi giorni a Beking che sarà nuovamente una perfetta occasione per vivere una giornata piena di emozioni e di impegno a sostegno dello sport, della sostenibilità e solidarietà. La quarta edizione promette...


Zandegù del 1940, Basso del 1945. Zandegù padovano di Rubano, Basso vicentino di Rettorgole frazione di Caldogno. Zandegù figlio di un fornaio, Basso figlio di un contadino. Zandegù unico figlio maschio secondogenito con sette sorelle, Basso primo di tre fratelli....


Sventola il tricolore sul gradino più alto del podio dell'Oscar tuttoBICI Visit Malta riservato agli Under 23: ad imporsi è stato infatti il Campione Italiano della categoria Edoardo Zamperini della Trevigiani Energiapura Marchiol - tra l'altro già vincitore dell'Oscar nel...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024