Roglic che non parte, Ayuso che si ritira, Pogacar che fa la volata per il 9° posto, qualche spiffero in casa Uae, Van Aert che prende ancora il palo, Philipsen che fa doppietta. Mica male per essere alla vigilia della due giorni pirenaica. Calma, ferma tutto. Sentiamo subito cosa ne pensa Re Leone.
Mario, partiamo da chi non è partito.
«Roglic ieri ha preso una bella botta ed era scivolato a terra anche il giorno prima. Due cadute in due giorni, se sei lì per vincere il Tour, piegano anche un toro».
Come cambia la corsa senza lo sloveno della Red Bull?
«Lui poteva essere d’aiuto a chi resta dietro per collaborare in un eventuale inseguimento. In più, c’era l’ipotesi che con Hindley potesse provare a fare qualcosa. Adesso si complicano le cose anche per Remco che non saprà su chi appoggiarsi».
Ayuso, il cocco di Matxin - ricordate il bacio di ammirazione sulla guancia del tecnico al termine della crono? - s’è fermato. La sua squadra dice per Covid.
«Sarà vero? Tu ci credi?».
Diciamo che dubito fortemente.
«Guarda se fosse Covid credo che in Uae sarebbero tremendamente preoccupati perché sarebbero problemi per tutti. Ayuso fino al momento del ritiro ha condiviso con la squadra camera d’hotel, pasti, massaggi, bus… Piuttosto, come dicevamo nei giorni scorsi, credo che la sfuriata di Almeida in corsa abbia lasciato il segno. Lo dicevamo, che avrebbe avuto delle ripercussioni. Ayuso è un ragazzo con le stimmate da campione, non ha voglia di fare il gregario. Andrà a casa a preparare la Vuelta dove vorrà dimostrare di essere un vincente. Certo ora Pogacar si ritrova con un uomo importante in meno. Hai visto che nel finale Soler e gli altri si sono staccati per recuperare? Le energie cominciano a essere al limite e questo a loro complica le cose. Poi sai che mi viene un dubbio: sarà mica che in casa Uae cominci a scricchiolare qualcosa? Che qualche rapporto si stia incrinando?».
Sì, Cipo, può darsi che si stia alzando qualche venticello fresco. E che ne pensi del fatto che hanno mandato in fuga Yates: aveva senso?
«I Visma non lo hanno neanche considerato più di tanto. E’ stato un bluff. Agli arabi se anche vince cosa racconti? Loro vogliono la doppietta di Pogacar».
Che ha fatto la volata per un piazzamento. Sensato?
«No, non riesco neppure io a capire. A cosa serve? Cosa vuoi dimostrare? Di essere il più forte? Ecco, domani e dopo hai la montagna per farlo».
E di Van Aert ancora piazzato, che mi dici?
«Che non è più abituato a vincere altrimenti si sarebbe giocato la volata in modo diverso. S’è fatto portare davanti da Laporte, poi ha atteso. Philipsen è partito venti metri prima di lui e quando Van Aert se ne è accorto l’altro era già alla velocità massima. Ciao. Uno così non lo recuperi più, questo è forte. E tu gli hai tirato la volata».
Girmay ha vinto le volate dove era solo. Oggi i suoi compagni lo hanno pilotato e lui ha fatto quarto.
«E questo ti fa capire che Girmay ha vinto sprint senza padrone. Volate in cui sono partiti da velocità più basse, nelle quali lui è più reattivo. Poi oggi hanno avuto una giornata di grande intensità e sono arrivati in volata stanchi».
Qualcuno definisce il corridore eritreo “molto di più di un velocista”. Che cosa vuol dire secondo te? Che il velocista, si va bene, però è un categoria inferiore?
«Ah, non lo so mica cosa vogliano dire. Chiedilo a chi lo dice».