TRAGEDIA AL GIRO D'AUSTRIA. CADE IN DISCESA E PERDE LA VITA IL NORVEGESE ANDRE' DREGE

LUTTO | 06/07/2024 | 16:00
di Bibi Ajraghi

Una tragica notizia arriva dal Giro dell’Austria: vittima di una caduta in discesa dal Grossglockner, ha perso la vita il venticinquenne norvegese André Drege, portacolori del Team Coop. In questa stagione il velocista scandinavo aveva trovato la sua forma ideale, conquistando sette delle 9 vittorie Uci accumulate in carriera e per lui erano pronte ad aprirsi le porte del professionismo con la maglia del Team Jayco AlUla.


LA RICOSTRUZIONE. Drege faceva parte di un gruppo di attaccanti quando è caduto e sul posto è immediatamente arrivato un elicottero di soccorso. La polizia ha aperto un'inchiesta: vengono interrogati in queste ore gli automobilisti che al momento dell'incidente si trovavano nelle vicinanze e dovrebbe essere esaminata anche la bicicletta della vittima.


Il direttore del tour Thomas Pupp ha spiegato all'agenzia APA che: «Il Giro d’Austria piange André Drege. Gli organizzatori del Giro d'Austria e la direzione della corsa hanno immediatamente informato i suoi parenti. Dopo la tappa c'è stato un incontro con tutti i 20 dirigenti delle squadre e l'UCI. È stato deciso all'unanimità che saranno la famiglia di André e la sua squadra a decidere insieme  la decisione insieme all'organizzazionese disputare domani tappa finale. La decisione sarà presa domattina».

Copyright © TBW
COMMENTI
Tragedia assurda
6 luglio 2024 17:55 Arrivo1991
La discesa era davvero pericolosa, una tragica fatalita' 🥹

Troppe morti
6 luglio 2024 18:58 Bullet
Altra tragedia....chi ha visto bene come impostavano le curve in discesa del Galibier penso si sia reso conto che si è andati oltre coi materiali e come sia difficile il controllo del mezzo. A ognuno la sua riflessione.

Troppo
6 luglio 2024 21:01 Berna71
Troppo oltre il limite ...Sempre tutto troppo esasperato tirati fino al limite perché se nn lo superi o ci vai vicino sei già in seconda linea e quindi si spinge al limite estremo x strappare un contratto x un posto nei 10 di giornata poi capitano le tragedie oramai non è più sport ma commercio business Sempre e più ....Rip

Verificare la sicurezza dei materiali
6 luglio 2024 21:26 marco1970
Credo che ci sia un problema nella sicurezza dei materiali.Mai tante cadute,mai tanti feriti e purtroppo qualche morto.E' quanto mai urgente studiare il problema per alzare gli standard di sicurezza di questo sport che altrimenti rischia grosso.

Bullet
6 luglio 2024 21:28 Andrella73
Sono d'accordo con Bullet si sta andando troppo oltre in questo modo tutte le innovazioni tecniche e tecnologiche rischiano di peggiorare la sicurezza invece si migliorarla dando al ciclista l'opportunità di andare più forte, di frenare più tardi, di superare quel limite che oramai fin troppo elevato

Bullet ...continua...
6 luglio 2024 21:30 Andrella73
Anche le ruote sempre più leggere e rigide ed i telaio sempre più leggeri e rigidi sono diventati difficili da gestire anche per i più esperti...anche il minimo errore può diventare fatale

Limite
6 luglio 2024 22:46 GHOSTY
Sta succedendo quello che è successo nello sci con l'introduzione degli sci carving.
Materiali troppo prestazionali che spingono a rischiare di più e così quando si cade lo si fa a velocità molto superiori. Senza regole questo diventerà uno sport ad eliminazione sulla pelle di questi ragazzi.....e tutto ciò solo per vendere.
Della salute dei corridori agli amministratori delegati dei fondi che gestiscono le aziende sponsor non interessa nulla.guardano solo i numeri.

Pensieri negativi
7 luglio 2024 04:47 Zeolander59
Purtroppo è questa società che si e spinta oltre ogni limite. Siamo diventati tutti dei numeri e la morte di ognuno di noi fa parte dello spettacolo che deve sempre continuare e trovare nuove vittime sacrificabili. Per me non è più Sport e lo si vede anche tra noi amatori....in una parola sola ''guerra''

Controcorrente
7 luglio 2024 07:22 biglux
Dispiace moltissimo per i morti nello sport (come sul lavoro e nella vita in generale) ma perlomeno si può dire che è capitato a uno che aveva fatto della sua passione il suo mestiere, penso che ogni ciclista professionista (come un pilota di F1 o di MotoGP) abbia già accettato anche questo lato della medaglia che, per carità, non dovrebbe mai accadere. Opportuno studiare materiali e soluzioni per ridurre questo rischio (che è giusto dire, per non essere ipocriti, che non potrà mai essere eliminato). Comunque nessuno obbliga un ciclista a fare quello che fa, un’alternativa nella vita (studio o lavoro) c’è sempre.

Da quando ci sono
7 luglio 2024 08:13 JeanRobic
I famigerati freni a disco è un disastro, uno può spingersi al limite e pinzare a tutta i freni al limite, il problema è che devi anche avere sensibilità sul mezzo e capire fino a quanto puoi spingerti, comunque cadono anche i motociclistie purtroppo l'imprevisto è sempre dietro l'angolo non si può eliminare a zero il pericolo, ad esempio il casco salva la vita sicuramente ma se vai giù di faccia senza mettere le mani e rompi la base cranica 8 volte su dieci l'impatto ti uccide. C'è anche una grossa componente di fatalità e sfortuna. Qualche anno fa morivano in gara travolti dalle moto, ora si muore nelle discese alpine di gare minori.

Materiali
7 luglio 2024 16:48 Stef83
Ma quanto tempo è che pedalate? Leggo di telai e ruote troppo leggere e rigide. Fino a qualche anno fa correvano con ruote a tubolare che pesavano molto meno(esempio le zipp 202 di contador ecc) ruote da 1 kg, cosa che oggi non c'è, è con tubolari gonfiati ad 8 bar, che saltavano ovunque....o telai da 650 grammi, con freni normali....che accoppiati alle ruote in Carbonio, o non frenavano, o inchiodavano appena si scaldavano. Io non credo che qualcuno in questi forum non sia salito su una bici di adesso, con ruote Tubless, gomme da 28 a 5 bar massimo, che sono più confortevoli e sicure! Poi che ovviamente, ti permettano di andare più al limite sono d'accordo, ma li purtroppo è sempre chi guida a decidere quanto rischiare (come in moto gp, F1 ecc.. .)

@stef83
7 luglio 2024 18:08 Bullet
Invece con tubolare e freni da gestire certi numeri da circo in discesa non si vedevano...pensa te...e non che prima non andassero anche a 100 all'ora in discesa...per inciso, i tubolari si gonfiavano a più di 8 bar visto che qua nessuno è mai andato in bicicletta.

Bullet
7 luglio 2024 20:45 Stef83
Comunque si chiama evoluzione....è così. Anche prima dell'avvento degli smartphone forse c'erano meno morti sulle strade, ma purtroppo si chiama evoluzione, e se stiamo scrivendo su questi forum, è perché probabilmente tutti ci siamo adattati/evoluti.....o gira ancora qualche telefono GSM?? Ps, giusto, qualche pazzo che gonfiava a più di 8 bar c'era...verissimo.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Tadej POGACAR. 10 e lode. For you D. Lo faccio per te, ha scritto con il pennarello sul numero 1 che ha spillato sulla schiena. L’ha fatto per Urska Zigart, la sua compagna, che tre anni fa, alla vigilia della...


Faccio i complimenti entusiasti a Ciccone, Velasco e Bagioli. Quindi, subito mi dimetto dal nuovo giochino del ciclismo moderno: quando vince, Pogacar è Merckx, quando arriva secondo, ma quale Merckx, piano con le parole, non bestemmiamo, siamo su due pianeti...


Kim Le Court,  campionessa nazionale dell'Ile Maurice,  ha firmato uno storico successo conquistando in una volata ristretta la Liegi Bastogne Liegi Femmes. L'atleta della AG Insurance - Soudal Team, già vincitrice di tappa al Giro Women, oggi ha battuto le...


Grande e prestigioso bis di Matteo Fiorin! A 48 ore dal trionfo nella Coppa Caduti Nervianesi, il brianzolo della MBHBank Ballan CSB COlpack si ripete nella'81sima Vicenza-Bionde gara nazionale per elite e under 23 che si è svolta a Bionde...


Il francese Eliott Boulet, che difende i colori della Groupama-FDJ Continental, ha vinto allo sprint la terza tappa del  Tour de Bretagne, la Loudéac - Plonéour-Lanvern di 206 km. Alle sue spalle si sono piazzati nell'ordine Ronan Augé (CIC U...


E' stata una straordinaria giornata di ciclismo quella che il 14° Giro di Primavera, valido anche per il 1° Trofeo Gino Mazzer e per il 5° Memorial Paolo Sant, ha regalato quest'oggi sulle strade di San Vendemiano. A rinnovare la tradizione della classica...


Alexander Konychev festeggia la prima vittoria nella 64sima edizione dell'internazionale Kirschblütenrennen (Corsa dei ciliegi in fiore a Wels) in Austria. Nell'ultima salita, il ventiseienne Konychev del Team Vorarlberg attacca e pedala da solo verso il traguardo dopo poco meno di...


Anche alla Liegi-Bastogne-Liegi 2025 vince il più forte, cioè Tadej Pogačar. Al fuoriclasse sloveno è bastata una progressione su La Redoute per liberarsi di tutti gli avversari e involarsi verso l'ennesimo trionfo solitario, il terzo a La Doyenne. Splendida prova...


Parla danese con Kasper Andersen il 29simo Giro della Provincia di Biella-83sima Torino Biella internazionale dilettanti. Il nordico della Swaat Club si è imposto davanti a Filippo Turconi, della VF Group Bardiani Csf Faizanè, e al francese Antoine Raugel del...


Il 21 marzo di tre anni fa moriva prematuramente la mamma di Urska Zigart, ciclista professionista e compagna di Tadej Pogacar, e da allora la Liegi-Bastogne-Liegi è l'occasione perfetta per la coppia slovena di ricordarla. Questa mattina Tadej ha preso...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024