Dopo un biennio passato con Patrick Lefevere in Quick-Step, per Mark Cavendish alla fine del 2022 sembrava arrivato il momento del ritiro, poi però arrivò la chiamata di Alexander Vinokourov che aveva deciso di offrire un altro anno di corse al velocista britannico. A maggio dello scorso anno, durante il primo giorno di riposo del Giro d’Italia, Cavendish aveva annunciato il ritiro e per farlo aveva chiesto alla moglie e ai suoi 4 figli di essere al suo fianco in quel momento così difficile. Quel giorno in Italia c’era anche Vinokourov, che fuori dalla conferenza stampa, disse che Cavendish poteva rimanere in squadra se voleva e che per lui l’Astana era disposta a firmare per un ulteriore anno. Cavendish però era sicuro ma poi a luglio, con l’incidente al Tour de France, le cose sono cambiate e Vinokourov ha rtiproposto la sua offerta, ma questa volta, con la promessa che l’intera squadra avrebbe lavorato per lui.
Cavendish accettò e grazie alle convinzioni di Vinokourov, oggi è riuscito a scrivere un nuovo record nella storia della corsa gialla.
«A Parigi lo scorso anno dopo il suo incidente, gli chiesi di rimanere con noi – ha detto Vinokourov – Ero stato molto diretto: se vuoi correre ancora firmiamo per un altro anno». Il kazako ha sempre creduto nelle possibilità del britannico e quando nessuno voleva offrirgli un contratto, lui ha aperto le porte della sua squadra. Per Cavendish l’Astana ha creato il progetto 35, ovvero una squadra con la capacità di sostenere il britannico nelle sue volate, portandolo a conquistare la sua trentacinquesima vittoria alla Grand Boucle.
«Abbiamo realizzato un sogno. Abbiamo sempre creduto nel nostro sogno e abbiamo lavorato tanto per realizzarlo. Abbiamo fatto la storia della squadra e già questo è tanto per noi, ma abbiamo fatto anche la storia del Tour».
Vinokourov è sereno e pensa che il suo velocista ha tutte le carte in regola per vincere ancora in questo Tour de France. «Se Mark ha fiducia noi lo sosterremo e dalla vittoria di oggi prenderà più motivazione perché non ha più stress. Sono convinto che potrà dire ancora la sua nei prossimi giorni».
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