L'Africa è entrata definitivamente nel grande ciclismo mondiale grazie al successo conquistato oggi da Biniam Girmay, primo africano di colore ad aver conquistato una tappa al Tour de France. Il prossimo anno ci saranno i Mondiali di ciclismo in Africa e questo continente potrà vantare la vittoria di tappa anche al Tour de France nel segno di un divario tra Europa e Africa che oggi a Torino è stato definitivamente abbattuto.
«Sono incredulo, veramente non riesco a credere a quello che è successo – ha detto Girmay dopo il traguardo -. Non pensavo di riuscire a vincere oggi contro i velocisti più forti del mondo». Girmay è cresciuto e, dopo aver conquistato una tappa al Giro d’Italia nel 2021, adesso nel suo palmares c’è anche una vittoria alla Grande Boucle. Era molto emozionato l’eritreo non solo per il suo successo personale, ma anche per aver scritto una delle pagine più importanti nella storia dello sport del suo paese.
«Da quando ho iniziato a correre in bici ho sempre sognato di poter partecipare al Tour de France, ma ora non ci posso credere, ho vinto una tappa del Tour alla mia seconda partecipazione in uno sprint di gruppo molto difficile».
Girmay è stato abile nel finale della terza tappa, perché è riuscito a passare sfiorando le transenne ed evitando il contatto con gli altri corridori. «Non è facile quando fai uno sprint di gruppo come oggi. Sono passato vicino alle transenne e quando l’ho fatto ho chiuso gli occhi e sono andato dritto. Devi avere la massima fiducia in te stesso per fare una volata così».
Per il corridore dell’Eritrea questa vittoria è dedicata a tutta la sua gente, che adesso può dirigersi a testa alta verso i traguardi sportivi più importanti.
«E’ arrivato finalmente il nostro momento e quello dell’intera Africa, perché questa vittoria è anche per tutto il mio Paese. Voglio ringraziare la mia famiglia, mia moglie e tutti gli africani, dobbiamo essere orgogliosi, ora siamo protagonistoi delle gare più importanti al mondo, questo è il nostro momento, la nostra ora. Voglio anche ringraziare tutta la mia squadra, perché non avevamo mai colto una vittoria in questa corsa, ma ci siamo riusciti e sono super felice».
Oggi non doveva essere Girmay a disputare la volata, perché per questo genere di arrivi la Intermaché Wanty solitamente punta su Thijssen. «Di solito puntiamo su Gerben, mentre negli arrivi più difficili ci sono io. Nell'ultimo chilometro ho perso la ruota di Gerben, quindi sono andato avanti da solo ed è andata bene. E’ incredibile proprio io ho vinto contro i velocisti più forti del mondo».