PREMIO COPPA D'ORO. ERNESTO COLNAGO A PIACENZA: QUANTO AFFETTO, QUANTA PASSIONE, QUANTI ANEDDOTI, E PER IL TOUR...

EVENTI | 25/06/2024 | 09:45
di Luca Galimberti

Ieri, una volta di più, abbiamo avuto la prova di quanto Ernesto Colnago sia amato da atleti e appassionati di ciclismo. Arrivato a Piacenza per partecipare al grande evento del Premio Coppa d’Oro, il Maestro di Cambiago ha ricevuto un abbraccio e una dimostrazione di affetto collettivo fin dal suo ingresso a Palazzo Gotico: strette di mano, attestati di stima, richieste di autografi e fotografie da adulti e da giovani atleti di formazioni locali.


Con la consueta disponibilità Colnago si è fermato con tutti, ha posato sorridente per i selfie e incoraggiato i più giovani. Poi, accompagnato dal Professor Roberto Belli – che del Premio Coppa d’Oro è l’organizzatore – ha preso posto al tavolo dei relatori e al fianco di Beppe Martinelli, Beppe Conti, Vincenzo Nibali, Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, Giancarlo Perini e alle altre autorità ha partecipato al dibattito “Il Vento del Tour” portando la sua grande esperienza e la sua grande passione per il ciclismo e per la bicicletta.


«Tutti questi campioni che sono qui oggi, li ho conosciuti quando erano ragazzi e li ho visti crescere» ha dichiarato Colnago che poi ha condiviso con il pubblico molti racconti e aneddoti: dagli inizi della sua attività lavorativa a tredici anni, passando per le imprese di Merckx, fino ad arrivare ai trionfi d Pogacar, senza dimenticare le esperienze come fornitore di moltissime squadre e rappresentative nazionali e l’incontro con Enzo Ferrari.

Poi, con orgoglio: «Sono nato per fare biciclette e come costruttore ho sempre avuto grandi soddisfazioni, ho vinto Tour de France, sessantuno campionati del mondo e sedici titoli olimpici».

Ed ancora, rivolgendosi a Nibali: «Mi dispiace che Vincenzo non abbia mai corso su una mia bicicletta, mi sarebbe piaciuto. Ma adesso anche lui ha una Colnago a casa». Per concludere, prima di ritirare il riconoscimento, il costruttore brianzolo ha ricordato che «Nel ciclismo ogni epoca ha il suo campione e ogni campione ha la sua Colnago».

Protagonisti dell’evento promosso dal Consorzio Salumi Piacentini, con Colnago anche Beppe Conti, autore del libro il Giallo del Tour, e - citando proprio Conti – anche la coppia di “amici – rivali” Gianni Bugno e Claudio Chiappucci che nella Grande Boucle del 1992 salirono sul podio alla sinistra e alla destra di Miguel Indurain. «Il Giro di Francia è un po’ l’università del ciclismo, l’evento in cui un corridore impara cosa è davvero la bicicletta» ha detto il campione monzese vincitore di due maglie iridate, poi ha aggiunto: «Fra qualche giorno i piacentini avranno la fortuna di ospitare la partenza di tappa del Tour e allora capiranno di persona perché la manifestazione francese è la più grande corsa a tappe al mondo».

La grandezza del Tour è stata celebrata anche da Chiappucci, che nel 1990 vestì per otto giorni il simbolo del primato e nel 1992 conquistò la maglia a pois degli scalatori: «Ho capito la reale importanza e la grandezza del Tour de France quando ho vestito la maglia gialla. Ho percepito l’attenzione e la tensione che c’è attorno a questo simbolo così importante. Anche la maglia a pois in Francia è molto riconosciuta e ha molto valore. Quando l’avevo sulle spalle mi dava una motivazione in più per stare con i primi». Il campione lombardo, capitano della Carrera guidata da Davide Boifava, ha elogiato poi Pogacar perché «Ha la squadra più forte in assoluto, lui e Vingegaard si giocheranno il successo finale».

Chi sa come si guida un campione in lotta per la vittoria al Tour de France che ha guidato al successo Pantani nel 1998 e Nibali nel 2014 è Beppe Martinelli che ha regalato al pubblico diversi aneddoti riferiti alle edizioni della corsa vinte dal Pirata e dallo Squalo poi ha pubblicamente applaudito Giancarlo Perini, piacentino Doc, per l’ottavo posto ottenuto in classifica Generale nel Tour 1992.

Un fragoroso applauso ha salutato “Il Pero”  che ha ricordato le sue dieci partecipazioni alla corsa gialla e le lunghe cronometro tributando poi un ricordo a Fabio Casartelli: «Non è un ricordo felice ma è doveroso ricordare sempre Fabio, lui è caduto due posizioni davanti a me. Anche io sono caduto e ho rotto due costole, mancavano poche tappe alla fine e ho stretto i denti perché volevo concludere quella che sarebbe stata la mia ultima Grande Boucle».

Poi un appello ai suoi concittadini e a tutti gli appassionati: «Quello che vedrete qui il Primo luglio sarà veramente bellissimo, sarà una grossa opportunità per la città e tutti noi dovremo essere bravi ad accogliere nei migliore dei modi gli atleti e tutta la carovana. Il Tour de France è il Tour e tutti dovremo essere presenti!»

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Per scoprire i dettagli del Giro d'Italia 2025 dovremo aspettare gennaio. Lo ha confermato il direttore della Corsa Rosa, Mauro Vegni - oggi a Riva del Garda per l'assemblea annuale della AIOCC e la presentazione del Tour of the Alps...


Quali saranno i Grandi Giri che farà Tadej Pogacar nel 2025? Ne parlerà Joexan Fernandez Matxin DS dell’UAE. E il Giro d’Italia 2025 partirà veramente dall’Albania? Cosa risponderà Mauro Vegni, il patron della corsa rosa, in questo momento a...


Continua anche per il 2024 la partnership tra Alé, il celebre produttore veronese di abbigliamento da ciclismo di alta qualità e la UCI Track Champions League. Per l’evento Alé produrrà quasi 300 body su misura che saranno indossati dai migliori ciclisti su...


Ancora una volta in azione i soliti ignoti: hanno preso di mira il negozio dell'ex professionista Walter Delle Case a Gemona del Friuli. Hanno utilizzato un furgone come ariete per sfondare la vetrina del negozio di biciclette e poi, una...


Vincenzo Nibali è pronto a tuffarsi in una nuova avventura, questa volta su quattro ruote. Il campione siciliano, che proprio nei giorni scorsi ha festeggiato il suo 40esimo compleanno, parteciperà al Monza Rally Show alla guida di una GR Yaris...


C’è un missile a due ruote che sta inanellando record sulle salite delle Alpi: ad ottobre ha strappato a Jai Hindley il record di scalata dello Stelvio dal versante di Prato allo Stelvio, settimana scorsa si è preso il record...


Oltre a lavorare in vista della stagione 2025, BePink-Bongioanni "torna in sella" con alcune delle sue specialiste della bici a scatto fisso. Dal oggi a sabato 24 novembre Vittoria Grassi e Andrea Casagranda si misureranno con un importante appuntamento su...


Le amicizie che nascono da bambini e spesso sui campi da gioco, sono forse quelle più forti e che si ricordano per tutta la vita. Così è anche per Remco Evenepoel, che ha voluto mandare un video messaggio speciale ad...


Il conto alla rovescia è iniziato, mancano ormai pochissimi giorni a Beking che sarà nuovamente una perfetta occasione per vivere una giornata piena di emozioni e di impegno a sostegno dello sport, della sostenibilità e solidarietà. La quarta edizione promette...


Zandegù del 1940, Basso del 1945. Zandegù padovano di Rubano, Basso vicentino di Rettorgole frazione di Caldogno. Zandegù figlio di un fornaio, Basso figlio di un contadino. Zandegù unico figlio maschio secondogenito con sette sorelle, Basso primo di tre fratelli....


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024