LA ZAMPATA DI RE LEONE. MILAN NON COMANDA E LA SUA LIDL TREK SBAGLIA TUTTO

GIRO D'ITALIA | 23/05/2024 | 18:46
di Claudio Ghisalberti

«Milan negli ultimi 6/7 km ha perso il treno due o tre volte. Oltre alla fatica in più per tornare davanti ti scarichi a livello mentale». Mario Cipollini parte in quarta. L’avvicinamento alla volata di Padova non gli è piaciuto per niente.


Vai, spiegaci Cipo.
«La Lidl-Trek in questo Giro non ha altri obiettivi che le vittorie di tappa di Milan eppure dimostra un’incapacità a prendere in mano la situazione nei finali così si vedono un sacco di squadre che si avvicendano in testa. Credo manchi la grande determinazione, la concentrazione a quel tipo di lavoro. Devono portare Milan nella condizione migliore di fare la volata ma mi pare che alla squadra manchi la convinzione».


Di chi è la colpa?
«Il capitano è sempre il responsabile. Salutini, con tutto il rispetto, non mi doveva mica dire come fare le volate. E nemmeno Saronni se le faceva raccontare da Algeri. Però la squadra non tira mai su un lato della strada, sempre in mezzo alla carreggiata. Errore grosso, questo è l’abc. Sull’ammiraglia lo sanno? Se sei in quinta o sesta ruota in mezzo alla strada hai avversari che ti entrano da tutte le parti e quelli che rimontano ti risucchiano. Se tiri su un lato quando si sposta l’uomo davanti ti si apre la strada».

Cosa doveva fare Consonni quando si è accorto che Milan non c’era?
«Prima cosa doveva accorgersene prima. Poi io dicevo ai miei che se non mi vedevano dovevano tirare a tutta manetta perché così si allungava il gruppo e io, se avevo le gambe, rimontavo. Se rallenti il gruppo si apre e non passi più. Dove vai?».

Mario però voglio tornare anche alla tappa di ieri. Ci hanno criticato. Secondo qualcuno non è vero che sull’ultima salita sono andati piano. Anzi, mi hanno detto, se escludi il primo pezzo di salita e l’ultimo, dove le pendenze erano minori, i dati della Vam dicono che sono andati forte.
«Certo, se se se... Le salite si valutano da fondo a cima. E da fondo a cima, cioè con le cifre ufficiali della salita, i dati sono quelli. E sono bassi. I se non hanno senso, ma forse fanno comodo a qualcuno».

Thomas e compagni sugli 11,9 km finali hanno rosicchiato solo un minutino più o meno a Steinhauser che era in fuga da tutto il giorno, con gli ultimi 34 km in solitario. Al di là del calcolo della Vam vuol dire che tanto forte non sono andati.
«Ma guarda che con quello che vediamo non c’è mica bisogno di troppa matematica. E pensa che Ineos tirava per rientrare. Il valore atletico dei corridori non mi sembra eccelso, inferiore rispetto a un tempo. Dopo Pogacar il più forte in salita è il suo compagno Majka…”.

Cipo analizziamo i rivali di Pogacar, quelli che vanno dal 2° al 5° posto. Martinez, 2° a 7’42”: 28 anni, 10 partecipazioni ai grandi giri con il 5° posto al Giro 2021 come miglior risultato (unica volta nei primi 25); in carriera 15 vittorie, con una tappa al Tour. Thomas, 3° a 8’04”: 37 anni, 20 grandi giri con la vittoria al Tour 2018 oltre la piazza d’onore al Giro 2023 e al Tour 2019, 3° in Francia nel 2022; 25 vittorie con tre tappe al Tour. O’Connor, 4° a 9’47”: 28 anni, 9 partecipazioni (4° al Giro 2021); 9 vittorie (una tappa al Giro e una al Tour). Tiberi, 5° a 10’29”: 23 anni tra un mese, terzo grande giro con il 18° posto alla Vuelta 2023 come miglior piazzamento; 1 successo al Giro di Ungheria.
«È un Giro con valori molto bassi, poi in tv possono usare tutti i superlativi che vogliono. Del resto questa è anche una stagione particolare. In estate ci saranno Tour, Olimpiade, Vuelta e Mondiale. I campioni, Pogacar è un caso a parte, cercano di ritardare la preparazione il più possibile per essere in forma in questa parte di stagione. Noi qui ci ritroviamo quelli che sanno in estate non troveranno trippa per gatti».

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COMMENTI
Rubrica: a scuola da Mario
23 maggio 2024 19:38 Bullet
E anche oggi Petacchi prende nota ma Petacchi è un altro che è la squadra che lo portava, e spesso lo convinceva pure a fare la volata, e quindi non comandava lui.

Correzione
23 maggio 2024 20:02 Frank46
O'Connor 4° al Tour 2021 non al Giro. Martinez miglior risultato in un GT 5°, certo facendo da gregario però e questa in assoluto è il suo primo GT da capitano. Quest' anno a fatto patire le pene dell' inferno ad Evenepoel tra l' altro.
Qualcuno dirà che non ha mai fatto il capitano perché è scarso.
Beh lo scorso anno Kuss ha vinto una discutibile Vuelta, che però non ha avuto lo stesso trattamento di questo Giro da parte vostra nonostante meritasse un trattamento peggiore.
Prima di vincere la Vuelta il suo miglior piazzamento era un 8° posto proprio alla Vuelta dopo 12 partecipazioni nei GT.
E grazie al cavolo, come Martinez ha sempre fatto il gregario.
Thomas come detto 3° al Tour di due anni fa, visto che guardate al Tour. Bardet senza pensare si fasto di un tempo 6° al Tour di due anni. Mettete l' accento sul distacco di O'Conor al Tour vinto da Pogacar. Beh un distacco minore rispetto a quello di Adam Yates che lo scorso anno arrivò 3°. Raccontare solo i dati che vi fanno comodo.
Quelli sono i distacchi che si prendono i campioni dai fenomeni.
Tiberi che palmares dovrebbe avere a 22 anni?

Considerazioni
23 maggio 2024 21:31 italia
Oggi i treni presenti al giro più o meno sono sullo stesso; ai tempi di Mario il suo treno era un direttissimo che si confronta a con degli accelerati; mi ricordo che sovente gli ultimi 2,3 km erano tutti in fila indiana e attaccati " con lo sputo" e Mario sovente aveva campo aperto per esprimere il potenziale.

E.C.
23 maggio 2024 22:00 italia
... stesso piano .... confronta a...

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