Doveroso chiarimento sul naso rosso di Pogacar: è il segnale di un raffreddore in esaurimento e non l’adesione al gruppo di medici clown attivi nei reparti di pediatria.
Trenitalia, uno degli sponsor del Giro, comunica che Senza Fine è il nome del trofeo trasportato su un convoglio rosa e non è riferito alla durata dei viaggi con le Ferrovie dello Stato.
Nuovo soprannome per Mirco Maestri, detto Paperino: siccome dopo la splendida tappa di Fano il reggiano ha scritto sui social «Vorrei essere un’ape», ora lo chiamano Aperino.
Trattative in corso fra l’organizzazione del Giro e il comitato locale di Fano: vista la straripante presenza di pubblico sui muri marchigiani, è stato chiesto di portare gente anche alle prossime tappe.
«Per la prima volta in questo Giro dirò maltodestrine» (Davide Cassani, commentatore Rai, annuncia che alcuni carboidrati vanno presi con il contagocce).
Perplessità di Geraint Thomas dopo che un giornalista, ricordandogli che a breve compirà 38 anni, gli ha detto: «Sei come il vino: ogni anno che passa invecchi».
Valentin Paret Peintre non gradisce che si continui a parlare della sua magrezza: lo fa sapere direttamente lui, dall’interno di una confezione di grissini torinesi.
«Davanti a noi c’è un altro muro che sembra davvero verticale» (Stefano Rizzato, motocronaca Rai, lascia intendere che esistano anche muri orizzontali).
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