Per la Francia oggi poteva essere la seconda vittoria consecutiva, dopo il successo ieri di Thomas ma Julian Alahilippe, dopo una straordinaria giornata all'attacco non è riuscito a tagliare per primo il traguardo e nello sprint ha dovuto lasciare il primo posto a Pelayo Sanchez. «Sono felice della mia corsa, mi sono divertito e mi sono sentito bene tutto il giorno. Sono soddisfatto e non ho rimpianti: la vittoria è andata al migliore».
L’ultima vittoria di Alaphilippe risale al Giro del Delfinato dello scorso anno e un successo oggi gli avrebbe dato morale, facendogli dimenticare i problemi degli ultimi mesi.
«Certo brucia perdere in questa maniera perché sono andato davvero vicino alla vittoria. C’è poco da dire in queste situazioni. Sanchez ha fatto uno sprint perfetto, stava meglio di me e io non ho nulla di cui pentirmi».
Alaphilippe sulla carta era uno dei favoriti per la tappa di oggi, caratterizzata da tre settori di sterrato che ricordano la Classica senese Strade Bianche. La corsa è stata dura fin dall’inizio ma gli ultimi 50 chilometri sono stati veramente esplosivi, con il gruppetto di fuggitivi che è riuscito a mantenere la giusta distanza, anche se alla fine il successo è andato al giovane spagnolo della Movistar e Alaphilippe, che non vince da 339 giorni, si è dovuto accontentare di un piazzamento.
«Ho dato tutto quello che avevo nel finale ma non è bastato. Sono stato battuto dal corridore più forte e anche dal più intelligente. Il finale si gioca sempre nell'ultimo chilometro. Ripeto, c'è stato un po' di disappunto perché sono andato molto vicino alla vittoria, ma sicuramente questa non sarà la mia unica occasione al Giro e ce ne saranno altre».
Non è passato inosservato a bordo strada Patrick Lefevere, il numero uno della Soudal – Quick Step, che lungo il percorso era intento a distribuire borracce ai suoi uomini. C’è al riguardo anche uno scatto, mentre passa una borraccia ad Alaphilippe, corridore con il quale ultimamente c’è stato un rapporto di amore e odio.
«È un peccato per lui e per la squadra che Julian non abbia vinto – ha detto Lefevere - Sarebbe stata una spinta morale molto forte per lui. Ha lavora tanto, è sveglio, ama l'Italia e i suoi percorsi, e alla fine del Giro mancano ancora più di due settimane. Ci sono altre opportunità in arrivo per lui. Lo spero perché è questo ciò di cui Julian ha bisogno: una vittoria».
Alaphilippe ha un contratto in scadenza e un colloquio tra lui e Lefevere, con delle proposte da mettere sul tavolo, doveva esserci nella settimana prima del Giro. Le parole di Lefevere sono incoraggianti e forse per Alaphilippe si è aperta una nuova possibilità per rimanere con il branco di lupi».