Quando Mario Cipollini risponde al telefono sono pronto a chiedergli dello sprint, di quello che mi pare un errore di Alaphilippe, ma non ne ho neanche il tempo di parlare.
«Guardando la corsa – attacca Re Leone - mi sembra di avere notato un Pogacar più tranquillo. Secondo me gli hanno consigliato di alzare un po’ il piede dall’acceleratore. Magari sbaglio, ma se era lui, intendo il corridore istintivo che abbiamo visto nelle primissime tappe, sullo strappo finale partiva e salutava la compagnia».
Mario è una cosa positiva o negativa?
«Devono avergli detto: “Guarda che al Giro devi lasciare un po’ di mangiare anche per gli altri”. Credo che per lui sia un bene perché così conserva le energie per i momenti più importanti».
Beh domani a Perugia la crono mi pare un bel momento importante. Tu come la vedi? Thomas che accorcia sulla maglia rosa oppure Taddeo tramortisce tutti e chiude la partita.
«La speranza dell’Ineos è che Thomas faccia un mega risultato. Lui è in forma ed è un grande cronoman. Però Pogacar va forte forte ed è in una condizione straordinaria. Certo non sarà uno specialista come l’altro, ma a cronometro che conta più di tutto è la condizione. E quella di Pogacar è superlativa. Anche la sua attrezzatura, la bici soprattutto, mi pare migliorata rispetto al passato».
Cipo, sicuramente avrai notato che Tadej dopo ogni tappa fa defaticamento sui rulli con la bici da crono
«Il fatto che ogni giorno la provi e si rilassi sulla bici da crono è il segnale che vuole fare una sorpresa a tutti. Oddio sorpresa, io me lo aspetto. Magari la tappa la vince un altro, che ne so Ganna magari o uno specialista che in questi giorni si è un po’ riposato, però nel testa a testa per la classifica io dico che lo sloveno guadagna».
Nelle grandi corse a tappe, Pogacar e Thomas si sono sfidati solo al Tour de France, nel 2021 e nel 2022. Il risultato è un secco 4-0 a favore dello sloveno: nel 2021 ha vinto la 5a tappa (Thomas 16°) ed è arrivato 8° nella 20a (47°). Nel 2022 Tadej è arrivato due volte 3°, nella 1a e nella 20a frazione con il gallese rispettivamente 18° e 4°.
Ma torniamo allo sprint di oggi: ti confesso che pensavo che Alaphilippe riuscisse a vincere. Facevo anche il tifo per lui e per Lefevere.
«Alaphilippe se aveva una possibilità di vincere era partendo dalla terza posizione. Poi ha sbagliato anche a partire troppo presto. Ok, ai 180 metri però con la gamba stanca dopo una tappa molto dura. Sai c’è un’altra cosa?».
Dimmela.
«Credo abbia fatto lo sprint anche con un rapporto più duro rispetto a quello dello spagnolo che ha vinto. Comunque esagerato per la sua gamba stanca. Piuttosto hai notato cosa è successo a circa 15 dall’arrivo?».
Intendi quando gli Ineos hanno spinto.
«Esatto, su un pezzo impegnativo. Mi pareva che Tadej non avesse vicino compagni di squadra. Devono fare attenzione».