Nei giorni scorsi, si è parlato tanto del pantaloncino “color granata” indossato da Pogacar sotto la maglia rosa. Se questa fosse una storiella si potrebbe pensare ai vestiti dell’imperatore, perché in tre giorni, lo sloveno ha cambiato ben tre colorazioni dei suoi pantaloncini.
Così dopo i controversi pantaloncini viola, che in realtà dovevano essere granata in omaggio al Gran Torino, sono arrivati i pantaloni neri forniti dalla squadra, ma ieri con la quinta tappa, c’è stato un ulteriore cambio e sotto la maglia rosa sono apparsi i pantaloncini in tinta, ovvero rosa come tutto il resto del completo. E Pogacar ieri prima della tappa, quando gli è stato chiesto del colore dei suoi pantaloncini, si è divertito dicendo che sul pullman c’è molta confusione...
In realtà Tadej Pogacar non ha alcuna colpa sulla questione vestiario perché, come più volte è stato detto, i leader delle classifiche vestono tutti abbigliamento dato dall’organizzazione e non più quello della propria squadra. Anche l’UCI era intervenuta e così i pantaloncini di Pogacar da color granata sono diventati neri e poi rosa.
Riguardo al fatto che lo sloveno ha preso la maglia rosa già nella seconda giornata di corsa, alcuni esperti hanno pensato che non sia un vantaggio diventare leader così presto e che si perdono energie importanti, perché ogni giorno chi indossa la maglia rosa ha molti impegni che influiscono sulla vita del corridore e quindi anche sul suo riposo e sull’alimentazione.
Pogacar però non è della stessa idea e quando gli è stato chiesto se non era il caso di cedere la maglia rosa per prenderla più avanti, lo sloveno non ha avuto dubbi, rispondendo che cercherà di tenerla ogni giorno fino a Roma.
«Sono abituato a indossare la maglia di leader. Negli ultimi quattro anni ho sempre vestito la maglia bianca o la maglia gialla al Tour de France ed è sempre la stessa cosa ogni giorno. A volte sono costretto a saltare un massaggio o a fare un pasto veloce ma è così che va e ormai ci sono abituato».
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