Tadej Pogacar ieri ha attaccato nel finale della terza tappa? Assolutamente no e a dirlo è lo stesso sloveno, che ha voluto dare la sua versione su come si sono svolti realmente i fatti.
«Non ho attaccato, ho semplicemente seguito la ruota di Honoré – ha detto il campione sloveno -: eravamo in una buona posizione, Thomas ed io abbiamo poi provato ad andare fino al traguardo, anche se non credevo di riuscirci».
Tutto è accaduto quando mancavano tre chilometri all'arrivo e il danese Mikkel Honoré ha deciso di fare uno scatto con l’intento di sorprendere tutti gli avversari. L’attacco del danese non è riuscito e alla sua ruota sono subito arrivati Pogacar seguito da Thomas, che in poche pedalate hanno fatto il vuoto. «Geraint ha provato a tirare alla fine e questo mi ha sorpreso. Con tutto il rispetto per lui! Ci ho provato alla fine, avevo buone gambe, ma mancavano ancora 400 metri ed era davvero troppo per me».
Thomas nella sua versione ha invece detto di aver voluto aiutare Pogacar a staccare e neutralizzare tutti i velocisti. «Le prime due ore sono state davvero facili e non è successo nulla, poi c’è stata un'ora a tutta velocità e anche le curve sono state fatte velocemente. Alla fine è stato abbastanza stressante e caotico, si sentiva la tensione nel gruppo. Poi nel finale ci siamo sgranchiti le gambe».
Il vincitore di giornata si è deciso con una volata e il fotofinish ha assegnato il primo posto a Tim Merlier, che si è lasciato dietro Milan e Girmay. «Ieri è stato un po' come i giochi che facevo con gli amici d’infanzia, quando ci attaccavamo a vicenda in pianura e su piccole pendenze».
Intanto su Instagram Thomas si è divertito a stuzzicare Pogacar, chiedendogli ironicamente se adesso potevano riposarsi un po’. «Va bene figliolo, adesso ti sei divertito - ha scritto Thomas strizzando l'occhio allo sloveno - Passeremo una giornata tranquilla domani (oggi per chi legge, ndr)»?
Pogacar si è divertito ed è stato al gioco rispondendo al suo avversario con un sorriso: «Domani si parte con il fucile»?