Scorrendo l’elenco dei vincitori della Liegi-Bastogne-Liegi si trova il cognome Van der Poel: non si tratta dell’iridato Mathieu, ma bensì di suo padre Adrie, che nel 1988 ha conquistato la Doyenne.
Per chi non lo sapesse Adrie Van der Poel è stato un ottimo corridore e nel suo palmares, oltre alla vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi, c’è anche il successo al Giro delle Fiandre nel 1986 e un secondo posto al Giro di Lombardia e per finire un titolo Mondiale nel ciclocross. Adrie il ciclismo lo conosce bene ed è fermamente convinto che suo figlio Mathieu oggi possa conquistare la Doyenne, arrivando a conquistare tre Classiche Monumento nella stessa stagione, primato fino ad oggi raggiunto solo da Eddy Merckx.
«Se ho vinto io la Liegi, può farlo benissimo anche Mathieu – ha detto Adrie Van der Poel – Questa gara non era stata scritta per me, ma ho sempre ottenuto buoni risultati. L'obiettivo di Mathieu questa primavera era di vincere il Giro delle Fiandre con la maglia di campione del mondo. Proprio come la Parigi-Roubaix ed è riuscito ad ottenere ciò che voleva».
Il campione del mondo ha ottenuto il suo obiettivo, ma tutti sanno che lui corre solo per vincere e quindi anche oggi metterà il numero sulla schiena per arrivare prima degli altri. La gara sarà interessante, perché ci sarà Tadej Pogacar, con il quale l’olandese dovrà misurarsi.
«In realtà Mathieu ha più possibilità di vincere oggi alla Liegi che all'Amstel Gold Race di domenica scorsa. La scorsa settimana tutti si erano concentrati su di lui e infatti molti corridori che avrebbero potuto vincere, non lo hanno fatto perché troppo presi da quello che faceva Mathieu e hanno perso la loro occasione. Solo Thomas Pidcock ha fatto bene. Ci sono altri grandi corridori al via della Liegi, come Tadej Pogacar».
Secondo Adrie per il figlio sarà più facile correre oggi, perché con Pogacar gli avversari saranno presi più dallo sloveno che da lui e così avrà più possibilità di azione. «Per Mathieu oggi sarà meglio, perché nel gruppo non ci si preoccuperanno solo di lui e avrà più facilità di muoversi. Se ci sarò anch'io? Sì. Ho avuto problemi alla schiena, ma si sono risolti come sempre e quindi sarò a Liegi».