Il campione del mondo Mathieu van der Poel domenica sarà al via della Liegi-Bastogne-Liegi per la seconda volta nella sua carriera. L’olandese non si considera un favorito per la vittoria e, dopo aver passato qualche giorno in Spagna per recuperare, pensa solo a far un buon risultato alla Doyenne.
«Ho ricaricato le batterie in Spagna - ha detto l’iridato -. A causa delle previsioni meteorologiche avverse nel mio Paese, ho scelto di volare in Spagna domenica sera, dove ho potuto fare alcuni buoni allenamenti in vista dell’ultimo obiettivo di questa primavera. Sono tornato giovedì pomeriggio in Belgio e oggi con i miei compagni di squadra dovevamo esplorare il finale della Doyenne, ma alla fine ho deciso di non farlo. Conosco la maggior parte delle strade e delle salite».
Domenica scorsa Van der Poel ha corso all’Amstel Gold Race, il risultato non è stato dei migliori, ma questo non ha rappresentato una preoccupazione per lui, poiché ha già vinto il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix.
«Per essere chiari, il mancato risultato di domenica scorsa non mi ha fatto dubitare sulla mia buona forma delle ultime settimane. Non avevo gambe super all'Amstel Gold Race, ma non ero nemmeno poi così male. Considerando che la mia primavera è stata già un successo, potevo permettermi di scommettere un po' di più nel finale. Non è andata come speravo, ma i migliori corridori in gara erano davanti e Tom Pidcock è stato il vincitore più che meritato».
Van der Poel sta bene, ma sa anche che la Liegi-Bastogne-Liegi è la gara che meno si addice alle sue caratteristiche e per questo, è certo che ci siano altri corridori più adatti di lui per la vittoria.
«Come ho detto, penso che la condizione sia ancora abbastanza buona per giocare un ruolo significativo nella Liegi-Bastogne-Liegi. E non parlo solo di me, ma anche dei miei compagni di squadra. I risultati non lo dimostrano, ma ho visto un forte Axel Laurance, Quinten Hermans e Soren Kragh Andersen fare molto bene nella Freccia Vallone. Penso che con questa qualità nella squadra dovremmo essere in grado di fare qualcosa di importante a Liegi».
Van der Poel è un corridore straordinario, uno dei migliori sul pavè, ma ha anche dimostrato di saper correre bene nelle Classiche Monumento come la Milano-Sanremo, conquistata lo scorso anno e anche il titolo Mondiale vinto lo scorso agosto lo porta ad essere uno corridori più forti nelle corse da un giorno.
«Ovviamente non si può paragonare questa Liegi alle Classiche sul pavè, dove ero chiaramente il favorito numero uno a causa dell'assenza di Wout van Aert. A Liegi i contendenti non si contano sulle dita di una mano ma sono molto di più. Tadej Pogacar è il grande favorito e lo abbiamo visto a Strade Bianche di cosa sia capace di fare. Tadej non ha bisogno di alcuna gara per essere subito al top della forma. Lui è un corridore di classe pura che domenica correrà sul suo terreno preferito e con intorno una squadra forte. Penso anche a Richard Carapaz, Tiesj Benoot. Mattias Skjelmose, Maxim Van Gils, Dylan Teuns sono tutti ragazzi che andranno forte. Ognuno di loro in questa settimana ha dimostrato di essere in buona forma e che sulla carta sono scalatori migliori di me. Comunque vincere è possibile. Se non ne fossi convinto non parteciperei, ma tutto dovrà andare per il verso giusto. Come ho detto, la nostra primavera è stata già un successo. Tutto ciò che verrà aggiunto domenica sarà da considerare molto più che una semplice ciliegina sulla torta».
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