Si parla di sicurezza in corsa e di rispetto nel gruppo, ma ammonizioni e allontanamenti dovrebbero essere fatti anche per il pubblico, che indisciplinato e superficiale continua ad avere condotte lesive al passaggio dei corridori in corsa. Il finale del Giro delle Fiandre di Van der Poel è stato rovinato dalle persone che gli lanciavano la birra, ma ieri alla Parigi-Roubaix si è superato il limite e una donna in mezzo al pubblico volutamente ha lanciato un cappellino in mezzo alle ruote dell’olandese.
Le immagini sono inequivocabili e si vede perfettamente una donna che, al passaggio di Mathieu van der Poel, gli tira un cappello indirizzandolo sulle ruote. Cosa sarebbe successo se quel cappellino si fosse infilato tra i raggi? Non solo Van der Poel avrebbe perso ingiustamente la corsa, ma vista la velocità, sarebbe finito a terra facendosi sicuramente male.
Van der Poel aveva già percorso una parte della sua fuga solitaria e quando mancavano circa 42 chilometri dalla fine della sua impressionante corsa, sul tratto di pavè tra Mérignies e Avelin, una donna - il cui nome è ancora sconosciuto - ha lanciato un cappello contro la bici dell’olandese. L’indignazione è stata immediata, cominciando dai commentatori della televisione francese e belga che si sono immediatamente accorti di quanto era accaduto. Anche alcuni compagni di Van der Poel sono rimasti sconvolti nel vedere quelle immagini, per questo sui loro social hanno pubblicato alcuni fotogrammi ripresi dalla televisione, chiedendo ai tifosi se qualcuno fosse in grado di riconoscere quella donna.
Purtroppo anche in questa occasione, non sono mancati i lanci di birra su Van der Poel, che nonostante questo, ha tagliato felice il traguardo non curandosi troppo dei maleducati lungo la strada.
C’è chi adesso chiede sanzioni economiche e allontanamenti dai luoghi di gara, per il pubblico che si comporta male, perché una giornata di festa come quella di ieri, poteva tramutarsi in una vera tragedia. Anche Adam Hansen, presidente del CPA, si sta muovendo per sapere il nome di quella donna, con l’intento di agire legalmente nel momento in cui verrà identificata.
Laconico il commento del campione del mondo a tarda sera: «Ho visto che è stato lanciato qualcosa di bianco dietro di me - ha scritto sui social Van der Poel - ma non saprei dire cosa fosse. Evidentemente non a tutti piace che io fossi in testa alla corsa, ma non mi interessa».