Con la maglia di Campione del Mondo sulle spalle, Mathieu van der Poel ha conquistato la seconda Classica Monumento di questa stagione. Come già accaduto l’anno scorso, l’olandese ha conquistato la Parigi Roubaix, ma questa volta con un assolo che sarà difficile da rivedere. Ma i record non finiscono e la Alpecin-Deceuninck dopo aver conquistato la Milano-Sanremo più veloce di sempre, adesso ha messo la firma anche sulla Parigi-Roubaix più veloce di sempre.
«E’ difficile da credere che sia successo proprio in questo modo – ha detto Van der Poel - Ancora una volta con la squadra, abbiamo di mostrato di essere più forti dell’anno scorso. Lo scorso anno siamo stati praticamente perfetti ma adesso abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Sono veramente contento di essere riuscito ad arrivare fino alla fine della gara in questo modo».
Vincere non è mai facile e conquistare per la seconda volta consecutiva una delle corse più difficili del mondo è veramente una straordinaria impresa. La Alpecin Deceuninck aveva due carte da giocare: una con Van der Poel e un’altra con Philipsen nel momento in cui ci fosse stata una volata. «Era questo il piano per vincere? Non proprio. Volevo rendere la gara dura sicuramente in quel punto, perché alla fine è questa la mia forza. Anche oggi mi sentivo molto bene e sapevo che ci sarebbe stata una parte tutto sommato tranquilla e poi sarebbe iniziata la guerra. Posso dire di aver avuto veramente un’ottima giornata».
Il campione del mondo sta attraversando uno dei suoi periodi migliori e la conferma sono le vittorie che sta mettendo da parte, solo la Gand-Wevelgem al momento gli è sfuggita e nelle prossime due settimane punterà ad essere il vincitore dell’Amstel Gold Race e la Liegi-Bastogne-Liegi, dove dovrà misurarsi con Tadej Pogacar.
«Penso che le cose stiano funzionando bene, ma bisogna considerare che la fortuna è fondamentale, perché in una corsa come la Roubaix una gomma a terra può sempre frenarti». Oggi però tutto è andato nel modo giusto e Van der Poel in solitaria ha percorso 59,7 chilometri fino al traguardo, prendendo un vantaggio che man mano è andato ad aumentare fino al momento in cui, da vero trionfatore, è entrato nel Vélodrome André Pétrieux.
«In queste gare ti preoccupi sempre un po’ quando attacchi, ma ho avuto subito un grosso vantaggio e quando ho sentito la macchina alle mie spalle, la fiducia in me stesso è aumentata. Mi sentivo benissimo e ho avuto il tempo di divertirmi in gara».
Conquistare la doppietta Fiandre-Roubaix è un’impresa per pochi e farlo con la maglia di campione del mondo è un onore quasi unico: solo Rik Van Looy ci era riuscito nel 1962. «Da bambino non avrei mai potuto sognare una cosa come questa. Sono molto motivato a rendere quest’anno un anno speciale, con la maglia iridata. Questo però va oltre ogni aspettativa, non ho parole per definirlo altrimenti: questo è un sogno».
Per la seconda volta Jasper Philipsen è arrivato secondo, ma Van der Poel è certo che presto potrà vincere lui questa Classica Monumento. « Jasper? Ha tutte le qualità per vincere la Roubaix. Vedremo l'anno prossimo, adesso dobbiamo pensare a festeggiare».
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