Ecco il Giro d’Abruzzo, la piccola corsa a tappe che torna brillare grazie ad una collaborazione importante e sinergica tra Regione Abruzzo ed RCS, con l’intento di promuovere quei percorsi che ritroveremo sia nelle tappe del Giro d’Italia che in quelle Giro donne.
Ancora una volta a fare da collante c’è Maurizio Formichetti, che da quasi trent’anni disegna le tappe delle corse ciclistiche in Abruzzo per RCS. Formichetti, entusiasta per questo nuovo progetto, è convinto che una corsa ciclistica di grande livello, sia sicuramente un mezzo importante per promuovere un territorio. Infatti quei luoghi che la gente vede in televisione, diventano poi una meta importante da un punto di vista turistico e la prova sono i tanti turisti che, dopo aver visto Giro d’Italia con partenza dalla Costa dei Trabocchi, hanno deciso di trascorre in quelle zone dei periodi di vacanza.
«Il Giro d’Abruzzo nasce da una richiesta che Rcs ha fatto alla Regione Abruzzo - ha spiegato Formichetti - Per agevolare i percorsi si è deciso di ricalcare alcuni tracciati del Giro uomini e del Giro Rosa. Naturalmente c’è stata qualche modifica, come nella prima tappa che da Vasto porterà la corsa a Pescara, ma si tratta di piccole cose e il fascino della corsa rimane inalterato».
Il Giro d’Abruzzo partirà da Vasto il 9 aprile e dopo aver attraversato alcuni luoghi simbolo della Regione, il 12 si arriverà a L'Aquila per la tappa conclusiva. L’ultima volta il Giro d’Abruzzo si è corso nel 2007, con la vittoria di Luca Ascani e adesso a correre sulle strade di questa Regione ci saranno i professionisti.
«Il percorso è molto interessante e anche impegnativo.Il via sarà da Vasto e si arriverà a Pescara. Mentre il giorno dopo da Alanno, si attraverserà tutta la zona della Marsica, con paesaggi veramente suggestivi. La terza tappa sarà la più importante: da Pratola Peligna, il gruppo arriverà a Prati di Tivo. Questa è una località simbolo del nostro ciclismo, dove negli anni abbiamo potuto apprezzare tante battaglie tra corridori. L’ultima tappa da Montorio al Vomano porterà il gruppo all’Aquila. Questa giornata sarà praticamente identica al tracciato dell’ultima tappa del Giro femminile del 14 luglio, anche se le donne partiranno da San Benedetto del Tronto».
Prati di Tivo sarà una tappa importante e la rivedremo anche nel Giro uomini, dove gli appassionati sperano di vedere una grande impresa di Tadej Pogacar.
«Il Giro d’Abruzzo è adatto a un passista scalatore, solo la prima tappa sarà dedicata ai velocisti. La seconda tappa potrebbe regalare qualche sorpresa, perché dopo le colline iniziali ci sarà la pianura e potrebbe esserci qualche attaccante».
La collaborazione tra RCS e la Regione Abruzzo è l’inizio di un nuovo progetto, dove tutte le parti sperano di portare avanti questa piccola corsa a tappe per diversi anni.
«Per il momento vogliamo guardare vicino e immaginare dei nuovi percorsi per il 2025. Il nostro intento è quello di far diventare la Regione Abruzzo un faro per il ciclismo italiano, così come è stato per l’Emilia Romagna e la Toscana. Abbiamo molto da offrire sia dal punto di vista paesaggistico, che turistico e commerciale e il ciclismo può solo farci del bene».
Quando il Giro d’Italia arriverà in Abruzzo, gli occhi saranno puntati su Tadej Pogacar, che sulle strade abruzzesi potrebbe regalare momenti di grande ciclismo.
«L’Abruzzo ha sempre avuto una grande importanza, perché da noi hanno vinto grandi ciclisti, come ad esempio Eddy Merckx che vinse sul Blockhaus e con il suo successo ha reso importante questa montagna. Quest’anno ci sarà Pogacar che due anni fa da noi è stato autore di una straordinaria vittoria in occasione della Tirreno-Adriatico. Siamo certi che una sua vittoria donerà ulteriore lustro al nostro territorio. Penso anche che a Prati di Tivo Pogacar potrebbe anche vincere il Giro».