Una sede bellissima per un museo che mancava e che rende omaggio alla storia din grande campione. Cento anni fa Ottavio Bottecchia vinceva il Tour de France, primo ciclista italiano a conquistare la grande gara francese, ma anche primo a portare la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa. E anche il primo e unico italiano, aggiungiamo, a conquistare la Grande Boucle per due volte consecutive.
A Colle Umberto, comune trevigiano in cui Bottecchia nacque e visse a lungo, prendono il via le celebrazioni per questo centenario con l’inaugurazione del Museo “Ottavio Bottecchia”: è il primo spazio espositivo interamente dedicato al campione allestito in Italia. A promuoverlo la Pro Loco di Colle Umberto e l‘amministrazione comunale di Colle Umberto.
Il Museo è stato allestito dai volontari della Pro Loco nell’antica mola (piccolo mulino con maglio e fucina) della frazione di San Martino, in via Fratelli Tandura, messa a disposizione dal comune di Colle Umberto.
«Una scelta eroica e romantica come il ciclismo che lui correva – sottolinea la presidente della Pro Loco di Colle Umberto, Tiziana Gottardi -. L’immobile si trova nella frazione in cui Bottecchia era nato ed è anche legato alla sua famiglia, perché qui sia suo nonno sia suo papà hanno lavorato: qui veniva forgiato il ferro e svolgendo prima attività nei campi, poi come carrettieri, erano legati a questa mola».
Ed è la stessa presidente Gottardi ad aprirci idealmente le porte del Museo: «È un progetto al quale stiamo lavorando da un paio d’anni. Tutto è partito chiedendo a tre pronipoti di Ottavio Bottecchia la collaborazione per dare risalto alle gesta del loro antenato, raccogliendo storie, aneddoti e oggetti della vita del campione. I pronipoti Franco e Domenico Bottecchia e Renato Zarpellon hanno risposto con generosità: insieme abbiamo scelto con cura gli oggetti per il museo, così da dare una completezza espositiva a chi verrà a visitarlo. Ci sarà una sezione multimediale, ma tutto il resto è materiale originale che racconta la storia di questo grande uomo. Ci sono pezzi identificativi, come ciò che Bottecchia usava per correre, materiale fotografico e stampe, tutti oggetti gelosamente custoditi dai pronipoti fino ad oggi e che per la prima volta vengono esposti al pubblico. Se c’è il rammarico di non disporre della bici di Bottecchia, a suo tempo consegnata al museo di Portobuffolè, il fatto di aver ricevuto dai pronipoti tanti oggetti ci permetterà comunque di fare un allestimento a rotazione, così da offrire al visitatore nuovi spunti nel tempo».
«Un grande ringraziamento – spiega il sindaco di Colle Umberto, Sebastiano Coletti a Il Quotidiano del Piave – va alla Pro Loco di Colle Umberto, già molto attiva sul territorio con l’organizzazione di attività sia culturali che ricreative e che da anni si occupa di celebrare e ricordare le gesta del nostro campione Ottavio Bottecchia. La Pro Loco ci ha proposto l’allestimento di una sede museale per ospitare materiale e cimeli legati ad Ottavio Bottecchia. Il Museo “Ottavio Bottecchia” sarà ospitato nel mulino-fucina di via Fratelli Tandura a San Martino di Colle Umberto, in prossimità della casa natale del ciclista, del monumento a lui dedicato e alla tomba che ne ospita le spoglie. Questo vuole essere un primo punto museale da ampliare negli anni, un progetto che potrà sicuramente essere anche un volano per la creazione di un percorso turistico legato alla storia di Bottecchia e allo sviluppo del territorio, e comunque l’inizio di un percorso per dare la giusta valorizzazione ai tanti cimeli e ricordi legati al campione».
Lo spazio espositivo interamente dedicato al primo vincitore italiano del Tour de France sarà inaugurato sabato 3 febbraio alle 15.
«Abbiamo fortemente voluto, insieme all’amministrazione comunale, inaugurare il Museo “Ottavio Bottecchia” in apertura dell’anno in cui viene celebrato il centenario di quella sua straordinaria vittoria al Tour de France, avvenuta nel luglio 1924. Come Pro Loco è nel nostro dna – ricorda la presidente Gottardi – promuovere le eccellenze del territorio e tra queste spicca indubbiamente come patrimonio etico-sportivo il nostro concittadino Ottavio Bottecchia, al quale renderemo omaggio anche nei prossimi mesi. Allestire questo museo è stata un’impresa eroica per molti aspetti, ma grazie al lavoro fondamentale ed instancabile dei volontari della Pro Loco, tutti entusiasti per questo nuovo progetto, al sostegno dell’amministrazione comunale, del Consorzio Pro Loco Prealpi e dell’Unpli siamo ora arrivati all’attesa inaugurazione».
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