La Uno-X Pro Cycling continua a fare storia e in questo 2024 tornerà al Tour de France dopo l’esordio avvenuto lo scorso anno. La wildcard per il team nordico non era scontata: a fare da ponte tra la fredda Norvegia e la corsa più importante del mondo è stato il campione Thor Hushovd, che segretamente ha incontrato Prudhomme con il dirigente del team Jens Haugland. Poco prima di Natale, il manager della Uno-X è andato a Parigi per incontrare la direzione del Tour de France e al segretissimo incontro c’era anche, in veste di sostenitore della candidatura, Thor Hushovd, autentica leggenda del ciclismo norvegese.
Secondo Haugland, se non sei una squadra World Tour per partecipare alle corse più famose devi far pesare la tua nazionalità e devi contattare tutte le persone importanti che possono appoggiare la tua causa. Così il manager ha deciso di puntare sul simbolo del ciclismo norvegese: Thor Hushovd, campione del mondo su strada, che alla corsa francese ha vinto 10 tappe e ha vestito a Parigi per due volte la maglia verde di leader della classifica a punti.
Lo scorso anno la Uno-X ha fatto un esordio coi fiocchi alla Grande Boucle: undici piazzamenti nelle top ten di tappa con i terzi posti di Tobias Johannessen e Jonas Abrahamsen a brillare in particolare. E poi il sesto posto dello stesso Johannessen nella classifica dei giovani, mentre la squadra è giunta quindicesima nella speciale classifica a tempi.
Un bell’esordio, ma le wildcard a disposizione degli organizzatori sono solo due e la concorrenza cresce, come bene dimostrano le wildcard assegnate da Aso per il 2024 alla Tudor di Cancellara per la Parigi-Nizza e alla Q36.5 di Nibali per il Delfinato. Quindi alla Uno-X serviva un testimonial importante ed è così che è arrivato il nome di Hushovd.
Il campione norvegese è la persona giusta perché parla bene il francese, vive a Monaco ed è una figura molto rispettata nel ciclismo internazionale e molto apprezzato da ASO. Inoltre ha un rapporto diretto proprio con Aso grazie all’Arctic Race, corsa norvegese organizzata da ASO e della quale Hushovd è ambasciatore.
«Con Thor in Francia abbiamo avuto un incontro molto caloroso, con una bella chiacchierata - ha detto Jens Haugland alla stampa norvegese -. C’è stata molta curiosità verso il nostro progetto e penso sia stata un'esperienza meravigliosa. La sera sono tornato a casa con una bella sensazione, ma senza un messaggio chiaro su come sarebbero andate le cose».
Haugland ha poi raccontato che stava per uscire di strada quando Christian Prudhomme lo ha chiamato il giorno di Capodanno con la notizia che la sua squadra avrebbe corso anche quest’anno il Tour de France.
Dal 2017 ad oggi la Uno-X ha fatto grandi passi avanti, vincendo corse con giovani talenti norvegesi e danesi, che sono cresciuti e in alcuni casi hanno anche spiccato il volo. Lo scorso anno Uno-X è stato il primo team norvegese a correre la Parigi-Roubaix e quest’anno al via del Tour si presenterà con ambizioni importanti. Rispetto al 2023 i giovani hanno un anno di esperienza in più, Kristoff vuol continuare a dire la sua in volata, è arrivato un corridore estroso come Magnus Cort Nielsen, è tornato un attaccante come Andreas Leknessund. «Abbiamo corridori in grado di vincere tappe al Tour de France – ha continuato Jens Haugland - ma allo stesso tempo dobbiamo dire che non abbiamo ambizioni per la classifica generale: di sicuro andremo alla Grande Boucle con l’ambizione di lasciare un segno nella storia della corsa e del ciclismo norvegese».