Il calendario del ciclocross non verrà modificato e il Mondiale, che si tiene tra fine gennaio e la prima settimana di febbraio, non verrà anticipato. Una prima proposta presentata già lo scorso anno era stata studiata ed esaminata, con l'obiettivo di permettere ai big del ciclocross di prendere parte alla sfida iridata per poi dedicarsi alla stagione su strada. Tutto è stato osservato in modo scrupoloso all’interno dell’UCI, ma si è visto che anticipando il Mondiale a inizio gennaio poi andrebbero in sofferenza tutte le gare di Coppa del Mondo.
A proposito di mondiale, quest’anno Van der Poel non dovrebbe avere difficoltà a confermare la sua supremazia vista l’assenza di Van Aert e Pidcock alla sfida iridata di Tabor.
Già a fine gennaio Van Aert sarà impegnato nella preparazione delle Classiche fiamminghe, mentre Pidcock vuole concentrarsi completamente sulla mountain bike in vista dei Giochi Olimpici. Il britannico, che la maglia iridata nel ciclocross l’ha già indossata una volta, ha in programma una gara di mountain bike in Spagna il giorno in cui si svolgeranno i Campionati del Mondo a Tabor, nella Repubblica Ceca.
Nel podcast di Sporza Peter Van den Abeele, responsabile del settore fuoristrada dell'UCI, ha raccontato che dopo i Mondiali di Hoogerheide 2023, dove la vittoria è andata a Van der Poel davanti a Van Aert, c'è stato una discussione all'interno dell'Unione Ciclistica Internazionale sulla possiblità di anticipare il Mondiale al posto dei Campionati Nazionali. «Ci siamo chiesti se il Mondiale e i Campionati Nazionali potevano vedere invertita la data nel calendario. Dopo un’attenta analisi ci siamo resi conto che non era possibile uno spostamento del genere, così abbiamo dovuto abbandonare quell’idea. Un cambiamento come quello avrebbe un impatto negativo sulle federazioni nazionali».
Van den Abeele ha spiegato che, oltre al problema con le federazioni dei singoli paesi, ci sarebbe stato un abbandono anticipato delle gare da parte della maggior parte dei corridori. Secondo Van den Abeele, un Mondiale anticipato porterebbe sicuramente ad una stagione ancora più breve. «La stagione del ciclocross dura pochi mesi e negli ultimi anni è stata già accorciata. Non solo perché i big come Van Aert, Pidcock e Van der Poel iniziano la stagione più tardi, ma anche perché gli altri ciclocrossisti spesso perdono terreno durante la stagione e non partecipano più a tutte le gare. Se spostiamo i Mondiali alla prima metà di gennaio, la stagione sarà ancora più breve».
Nel 2024, il destino del Mondiale di Tabor sembra già scritto, ma l'edizione del 2025 potrebbe tornare ad essere un piatto ambito dai grandi nomi del ciclismo su strada: si correrà in Francia e, senza l’impegno olimpico, per gli stradisti potrebbe essere più facile partecipare.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.