La vita del ciclista di alto livello è condizionata dal programma Adams e dalla reperibilità da assicurare in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi giorno dell'anno.
A volte, però, capita di sbagliare come ha raccontato Jonas Vingegaard in una intervista a Ekstra Bladet, senza specificare a quando risalgono i fatti.
«Avevo lasciato inavvertitamente il cellulare in cucina e il campanello di casa non funzionava. Quando sono arrivati gli ispettori hanno provato a chiamarmi ma io non ho sentito suonare e non ho potuto rispondere. Certo, non è stato bello. Però gli ispettori sono tornati due giorni dopo, ho fatto gli esami e tutto si è svolto normalmente. È ovvio che non è bello avere un controllo mancato sul proprio statino. Ovviamente ci penso e far in modo che non si ripeta una disavventura del genere».
Ricordiamo che al terzo controllo mancato nel giro di 18 mesi per un atleta scatta automaticamente la positività con tutto quel che ne consegue.