La sua famiglia ha un'azienda e un piano B sarebbe già pronto, ma Simone Bevilacqua spera ancora di poter continuare a correre in bicicletta. Il piano A, la sua passione e soprattutto il suo lavoro a tempo pieno da 6 stagioni a questa parte.
Il 26enne vicentino dopo due annate in maglia Eolo Kometa è tra i numerosi corridori ancora senza contratto per il 2024 e non vuole rassegnarsi all'idea di appendere la bici al chiodo e salire sui tetti per montare grondaie come ha fatto papà Camillo per una vita.
«Ho ancora voglia di correre, di provarci, di far vedere quanto valgo. Nella massima categoria è vero ho ottenuto una sola vittoria in Malesia, al Tour de Langkawi 2019, ma mi sono sempre messo a disposizione della squadra. Nel team di Alberto Contador ed Ivan Basso mi sono trovato da Dio, ahimè non sono stato confermato. Mi dispiace un sacco. Purtroppo nel 2022 ho preso due volte il covid e a fine anno sono stato rallentato da alcuni problemi al ginocchio, in questa stagione è andata meglio e con Giovanni Lonardi ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, ma svolgendo il team un'unica attività e non essendo stato selezionato per il Giro d'Italia ho corso poco» racconta Simone a tuttobiciweb.
«A 26 anni ritengo di poter dare ancora tanto. Sono passato a soli 20 anni: il mondo dei pro' era il mio sogno, ma mi ha spiazzato un po'. Soprattutto all'inizio non sono stato indirizzato bene, il fatto che la squadra di Scinto e Citracca poi sia stata chiusa non ha aiutato. Personalmente non mi sono sentito supportato in modo adeguato, in particolare dal punto di vista mentale. Ho perso fiducia in me, mi sono abbattutto. Non tutti a 20 anni sono già pronti e forti oltre che di fisico anche di testa» ammette con molta sincerità.
Al procuratore Luca Mazzanti ha detto chiaramente che non è disposto a scendere a compromessi. «Più di una squadra ha risposto che mi avrebbe preso in considerazione, ma a oggi non c'è nulla di concreto. Spero il telefono suoni presto e mi venga offerta una proposta. Ho voglia di continuare, ma non a tutti i costi. Vivo con Anna, la mia fidanzata, e ho bisogno di uno stipendio dignitoso. Se nessuno riterrà di offrirmi un'opportunità di certo non starò con le mani in mano. Papà tra non molto vorrebbe andare in pensione e a mio fratello un aiuto per portare avanti l'azienda di lattoneria di famiglia verrà comodo. In cuor mio però spero davvero che grondaie e tetti possano fare a meno di me ancora per qualche anno...».