Anche Egan Bernal, come tante altre stelle del ciclismo mondiale, è andato in Giappone per il Criterium Saitama ed è qui che il vincitore del Giro d’Italia e del Tour de France, ha detto di voler tornare ad essere competitivo e di poter vincere presto la Vuelta di Spagna.
«Il divertimento è molto importante – ha detto Bernal in Giappone - ma so cosa si prova e quanta felicità può portare quando vinci una corsa importante. Ho vinto Tour e Giro, quindi manca ancora la Vuelta. Questo è un obiettivo che voglio raggiungere nei prossimi anni».
Era il 24 gennaio del 2022 quando Egan Bernal mentre si stava allenando con alcuni compagni di squadra in Colombia, finì contro un autobus di linea che si era fermato. Il giovane della Ineos-Grenadiers riportò 20 fratture, di cui alcune molto gravi ,e dopo aver superato il rischio di morire, i medici non avevano dato certezze per un suo ritorno ad una vita normale. «Sono stato fortunato a salvarmi e quando ti capitano cose come questa poi impari a vedere la vita in un altro modo. Dopo l’incidente, pensavo al fatto che sarei potuto rimanere su una sedia rotelle e la mia carriera da ciclista mi preoccupava di meno».
Il percorso di Bernal è stato lungo e alla fine è riuscito a tornare a correre con la sua Ineos-Grenadiers, che non lo ha mai lasciato solo.
Il colombiano non è l’unico corridore scampato alla morte mentre si allenava e prima di lui c’è stato Chris Froome, che rimase gravemente ferito durante il giro di ricognizione della cronometro al Delfinato del 2019. Anche il britannico rischiò di non sopravvivere e, nonostante la lunga riabilitazione, non è più tornato al massimo livello.
«Froome e io ci siamo confrontati con regolarità. Mi ha dato tantissimo morale per continuare a lottare, così come la mia squadra mi ha sostenuto in tutto. Ho molto rispetto per Chris. Quando ero bambino, era il mio eroe ed è anche il motivo per cui ho scelto di correre con la Ineos-Grenadiers. Andare nella stessa squadra di Chris nel 2018 è stato per me un sogno diventato realtà».
Tra poco saranno trascorsi due anni dal terribile incidente di Bernal e nonostante l’impegno, i suoi risultati non sono più quelli di prima e così, la sua ultima vittoria rimane quella del Giro d’Italia del 2021.
«Quell’incidente senza dubbio mi ha cambiato. Quando attraversi qualcosa di così intenso inizi a guardare le cose in modo diverso. È stato un processo molto difficile, ma sono sempre rimasto positivo. Ti rendi conto che sei una persona fatta di carne ed ossa e che si può morire. Se provi questo, automaticamente ti avvicini alla vita in modo diverso. Nel ciclismo l'importante è essere il migliore e vincere il Tour de France ed essere competitivo. Il peggio adesso è passato ed ho fiducia nel futuro».