Le biciclette sono regine, principesse, dee. Le biciclette sono cavalli alati e farfalle colorate, tappeti volanti e scope magiche. Le biciclette sono una musica silenziosa e un silenzio musicale, uno stato di forma e addirittura di grazia.
Le biciclette sono tutte le voci del verbo andare, da arrancare a sprintare, ma anche tutte le voci del verbo sentire, dai brividi di freddo a quelli di caldo. Le biciclette sono pedalare indietro nella memoria, pedalare avanti sulla strada, pedalare fermi in palestra o nel salotto, pedalare fermi di giorno con l’immaginazione e di notte con i sogni.
Le biciclette hanno scienza e una loro coscienza, hanno un’anima e uno spirito, hanno anche una filosofia. Le biciclette hanno – ciascuna - nome e cognome, anzi, più di uno, il nome e cognome di chi l’ha fabbricata, il nome e cognome di chi la cavalca, i nomi e cognomi di chi le ha viste e vissute.
Le biciclette sono un’opera artigianale o industriale, manuale e intellettuale, meccanica e tecnologica. Le biciclette sono sculture. Le biciclette sono un’opera d’arte.
Così che una mostra di biciclette è molto più di un’esposizione di telai e manubri, selle e ruote, corone e pignoni. Perché una bicicletta racconta anche senza parole, perché una bicicletta suona anche senza strumenti, perché una bicicletta ispira anche senza piedistalli o cornici.
Da oggi al 5 novembre la Fiera dei santi a Rivignano (Udine) ospita un’esposizione di biciclette con alcuni straordinari esemplari delle collezioni di Renato Bulfon, Alessandro Gallici e Fabio Dri. Le biciclette di Bulfon sono quelle storiche, dalla Legnano SC 1932 alla Bianchi Bovet 1935, dalla Diana Simplex TdF 1950 circa alla Colner (Colnago Ernesto) SuperRecord 1984. Le biciclette di Gallici sono le riproduzioni perfette delle Carrera, Bianchi e Wilier Triestina usate da Marco Pantani. E le biciclette di Dri sono modelli avveniristici in monoscocche di carbonio.
Così le biciclette storiche di Bulfon ci aiuteranno a ricordare o a studiare, le biciclette speculari di Gallici ci spingeranno a rivedere o a riscoprire, le biciclette speciali di Dri ci inviteranno a esplorare. E tutte, sempre, ci faranno volare.
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