Il Team Intermarché-Circus-Wanty rafforza il suo gruppo di scalatori con l'arrivo di Kevin Colleoni per le prossime due stagioni. Uno dei più talentuosi scalatori italiani della sua generazione entra a far parte della struttura di Jean-François Bourlart dopo tre stagioni nel World Tour con il Team Jayco-AlUla.
All'età di 18 anni inizia a correre a livello Continental con il Team Biesse sotto la direzione sportiva di Marco Milesi, che ha seguito anche lo sviluppo di Lorenzo Rota e Simone Petilli. Ha fatto una svolta nel 2020 nella categoria U23 con il terzo posto al Giro Next Gen nel ruolo di principale concorrente di Tom Pidcock per la vittoria generale e piazzamenti in tutti gli arrivi in salita.
Colleoni, nato a Ponte San Pietro in Lombardia, è approdato al World Tour all'età di 21 anni svolgendo un ruolo prezioso al fianco dei suoi leader Simon Yates e Damien Howson, vincitori rispettivamente del Tour of the Alps e del Tour of Hungary. Contemporaneamente ottiene anche risultati personali: nono al Giro d'Ungheria, undicesimo alla Settimana Coppi e Bartali e undicesimo al Giro di Turchia.
Nel 2022, questa volta nel ruolo di leader, è stato uno dei principali rivali della Intermarché-Circus-Wanty nelle corse a tappe di una settimana. Con il suo quarto posto davanti a Jabal Al Akhdar, la tappa regina vinta da Jan Hirt, è arrivato settimo al Tour of Oman. Ad agosto ha ottenuto il suo primo podio da corridore professionista con il terzo posto nella classifica finale del Sazka Tour, vinto da Lorenzo Rota.
Colleoni fa parte di una famiglia di ciclisti: è figlio della pluricampionessa italiana e medaglia d'argento ai Giochi Olimpici del 1996 Imelda Chiappa e diventa il sesto corridore italiano della struttura vallone con Lorenzo Rota, Simone Petilli, il campione italiano U23 Francesco Busatto, Alessio Delle Vedove e il campione italiano juniores Simone Gualdi.
«Questa nuova avventura con Intermarché-Circus-Wanty rappresenta un passo importante nella mia carriera. Sono convinto di approdare in un ambiente nel quale avrò l'opportunità di crescere come corridore. Ad esempio, la direzione sportiva sostiene la mia ambizione di partecipare a un Grande Giro per la prima volta, cosa che rappresenterebbe un importante punto di svolta per il mio cammino di crescita. Sono molto ansioso di mostrare quello di cui sono capace e di lasciarmi alle spalle questo lungo periodo ricco di problemi fisici. Il mio nuovo team crede nelle mie capacità ed è mia intenzione ripagarli per questa fiducia dando il massimo e ottenendo risultati importanti».
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