Wout van Aert ha incontrato la stampa prima dell’ultima corsa su strada della stagione. Il fiammingo sarà oggi al via del GranPiemonte dove è il super favorito e poi correrà il Mondiale Gravel. Per Van Aert non ci sarà quindi il Giro di Lombardia e dopo la vittoria alla Coppa Bernocchi, sarà lui oggi a partire come possibile vincitore per la corsa piemontese. Il fiammingo non ha voluto parlare della fusione tra la sua Jumbo-Visma e la Soudal – Quick Step, perché a suo avviso c’è poco da dire al riguardo, perché lui fa il corridore e non il manager di una squadra.
Per il belga l’argomento più importante è stato quello del suo allenatore Marc Lamberts, che dopo dodici anni, ha deciso di lasciare il fiammingo per andare probabilmente con Roglic alla Bora-Hansgrohe. «La notizia di Lamberts è arrivata all’improvviso, nei mesi scorsi non c’erano segnali sul fatto che volesse andare via – Ha spiegato van Aert - Non posso dire chi sarà il mio nuovo allenatore, dobbiamo ancora discuterne con la squadra. Come sapete, Marc è stato il mio primo e unico allenatore. Quindi sarà diverso sotto molti aspetti e Marc sarà nel mio cuore e io voglio il meglio per lui, ed è per questo che capisco il suo desiderio di fare qualcosa di nuovo».
Sono passati 12 anni dall’incontro tra Van Aert e Marc Lamberts, che ha seguito il fiammingo da quando ha iniziato a ottenere risultati importanti nel ciclocross. Lamberts è poi diventato anche il preparatore di Primoz Roglic alla Jumbo e probabilmente seguirà lo sloveno nel nuovo team.
Il belga non è uno dei corridori più giovani del gruppo e nonostante abbia saltato i risultati più importanti dell’anno, come il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, è convinto di poter migliorare nella prossima stagione.
«Ogni anno tutti nel gruppo migliorano ancora. Se rimani allo stesso livello per due anni, il tuo livello sarà sicuramente inferiore, perché tutti gli altri crescono. Quindi se voglio restare competitivo devo continuare a migliorare. Quando corri ogni anno porti nella nuova stagione quello che hai fatto in precedenza e il tuo corpo grazie agli allenamenti che fai diventa più forte. Non ho più il mio allenatore ma ho l’esperienza maturata negli anni e per questo non sono nel panico».
La Jumbo-Visma sta entrando in una nuova fase dove tutto deve essere ancora chiarito e Van Aert, che nel 2024 punta a vincere le Classiche Monumento, ha perso il suo allenatore storico.
Il fiammingo però non si sente perso e vede tutto questo, come un cambiamento importante che deve essere letto in chiave positiva. «Marc non è stato il mio principale supporto mentale, lui è davvero l'uomo della scienza e dei dati in allenamento, ma ci sono altri allenatori e dirigenti all'interno della squadra con cui parlo di più. Non ho chiesto io di cambiare, ma le circostanze mi obbligano ad accettare tutto quello che sta accadendo e so che devo guardare i cambiamenti in modo positivo e credere in una nuova partenza».