Per la nona volta la Vuelta di Spagna ha affrontato l'Angliru, una delle salite più difficili nel ciclismo, con i suoi 13,1 km al 9,4% e la vittoria è andata a Primoz Roglic, che già da tempo aveva deciso che questa vittoria di tappa sarebbe stata la sua. Roglic ha vinto e Vingegaard si sta avvicinando sempre di più a Sepp Kuss nella classifica generale, e il danese adesso ha un ritardo di appena 8” dallo statunitense, mentre Roglic è a 1’08”.
«L’Angliru era il mio desiderio e il mio obiettivo – ha detto Roglic - Sono felicissimo della vittoria su questa famosa salita».
Nella Jumbo-Visma adesso c’è una strana situazione, perché al comando della classifica generale c’è Kuss, seguito dai due compagni di squadra Vingegaard e Roglic. La Vuelta sta per finire e nel team giallo nero, la partita per il vincitore della corsa è ancora aperta e i dirigenti non hanno preferenze su chi dei tre dovrà vestirsi di rosso a Madrid.
«Ho parlato con Sepp ed è stata un po’ una situazione strana – ha continuato Roglic -. Ho detto a Sepp di andare avanti e che la strada avrebbe deciso chi sarebbe stato il più forte. Gli ho detto di lottare fino alla fine e che può ancora credere nella vittoria finale».
In una corsa a tappe non è facile quando i primi tre posti della classifica generale sono occupati da corridori della stessa squadra, perché la vittoria andrà ad uno soltanto.
«Sepp è stato presente in tutte le nostre vittorie ed è per questo che sono il primo ad augurargli di vincere. Ma penso anche a me stesso e al mio dovere di essere qui come uno dei corridori migliori e alla fine vincerà il più forte».