Per Jonas Vingegaard la cronometro di martedì non è andata bene e il due volte vincitore del Tour de France per fare la differenza vuole aspettare il fine settimana, quando alla Vuelta arriveranno le salite che faranno la selezione
«Non è andata per niente bene. Semplicemente non era la mia giornata. A volte è così e non sentivo la giusta forza nelle gambe – ha confermato Vingegaard riferendosi alla cronometro individuale di martedì – Una cronometro completamente piatta non è l’ideale per un corridore come me».
Ieri c’è stata una tappa in cui gli uomini in fuga si sono giocati la vittoria, mentre i capitani hanno preferito rimanere compatti, aspettando di affrontare le tappe dure nel fine settimana.
La Jumbo-Visma ha preferito rimanere tranquilla, ma anche le altre squadre che vogliono vincere la Vuelta, hanno preferito procedere in modo cauto, senza attaccare nella salita finale.
«Noi abbiamo fatto la nostra corsa e poi c’è stata la scelta e la strategia degli altri, non possiamo decidere noi cosa devono gli altri – ha continuato il danese - Non volevamo fare la corsa, quindi per noi è andata bene così. Siamo in ottima forma e una situazione come quella di oggi a noi andava bene e abbiamo trascorso un giorno in modo positivo».
Nella salita finale nessuno si è mosso, e tutti hanno preferito risparmiare le energie per il fine settimana e anche oggi, con una tappa dedicata interamente ai velocisti, gli uomini di classifica avranno ancora del tempo per recuperare, prima degli sforzi di venerdì.
«Alla fine nessuno ha voluto alzare il ritmo sull’ultima salita. Dobbiamo arrivare a venerdì per veder cambiare le cose – ha continuato il danese della Jumbo-Visma – noi abbiamo la maglia rossa con Kuss e finchè la maglia resterà con noi allora tutto andrà bene».