Sepp Kuss è riuscito a mantenere la maglia rossa al termine della prova a cronometro, e sarà lui l’uomo da controllare in vista delle montagne che arriveranno nel fine settimana. L’americano ha ottenuto un ottimo risultato nella cronometro di ieri, chiudendo al 13° posto, a 1'29" dal vincitore di giornata Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e perdendo 1'13" da Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), campione del mondo in carica nelle prove contro il tempo. Kuss è ora davanti a Marc Soler di 26", mentre 1'09” è il distacco di Remco Evenepoel, così come è di 1’36” il ritardo del compagno di squadra Primoz Roglic.
«Ero molto rilassato in gara – ha detto Kuss – Anche se ho corso con la maglia di leader da difendere in una specialità che non mi si addice, sono riuscito a mantenere il controllo». Lo statunitense ha sempre lavorato al servizio dei suoi capitani nella Jumbo-Visma, ma quest’anno all’improvviso si è ritrovato all’interno di un terzetto, in cui oltre a lui ci sono Roglic e Vingegaard, che quest’anno, grazie all’aiuto dello statunitense, sono riusciti a conquistare il Giro d’Italia e il Tour de France. «È solo la decima tappa e so che c'è ancora molto da fare. È la prima volta che parto ultimo in una cronometro, quindi è la prima volta che nessuno mi supera. Ho cercato di fare le cose in modo semplice, godermi la giornata e spingere sui pedali il più forte possibile».
Sepp Kuss è un corridore particolare, che non ama mettersi in mostra e anche quando è in gara, tende a rimanere in fondo al gruppo, fino al momento in cui viene chiamato per pilotare i capitani verso le salite. Anche nelle cronometro, lo statunitense è sempre partito all’inizio, perché gli ultimi posti sono riservati agli uomini in testa alla classifica generale. «Mentre correvo e ho superato una certa velocità, alla radio ho sentito il mio direttore sportivo che diceva che stavo facendo un buon lavoro e che stavo andando bene. Ma non capivo perché non mi desse dei riferimenti numerici e così ho pensato che in realtà stessi andando male. Però mi sentivo bene e sono contento di come è andata, è comunque un bel vantaggio in classifica generale, ma con quello che succederà nei prossimi giorni, si potrà perdere un minuto anche in una sola salita. Arriveranno tappe importanti e possono succedere molte cose. Roglic dice che la squadra punterà su di me? Per il momento mi considero fortunato a vestire ancora la maglia di leader, ma devono arrivare le tappe difficili e nessuno può sapere come verranno affrontate».