Sepp Kuss è riuscito a chiudere questa prima settimana alla Vuelta con la maglia rossa di leader sulle spalle. Non è stata una giornata facile per lo statunitense che ha avuto a che fare con vento e fango che hanno condzionato la tappa. Kuss preferisce correre in fondo al gruppo, ma per difendere la maglia rossa, è stato costretto a correre sempre in testa e quando finalmente ha tagliato il traguardo si è sentito sollevato sapendo che domani potrà riposare.
«Penso che la giuria abbia preso una decisione giusta neutralizzandolo il finale – ha detto Kuss – In alcuni tratti era veramente molto scivoloso».
La tappa numero nove è stata vinta da Kamna, seguito da Sobrero e Hamilton, con Kuss quindicesimo davanti a Roglic, ma con il tempo neutralizzato.
«Volevamo tutti essere davanti fin dall'inizio. Sapevamo che il vento era forte. Ci siamo guardati alle spalle e il gruppo era davvero piccolo. Ho sofferto molto, ma per fortuna avevo le gambe per stare davanti. E’ stata una giornata nervosa, molto ventosa, ma sono riuscito a superarla. L'ultima salita è stata molto esplosiva e le gambe erano stanche».
Lo statunitense pensa a martedì, con la consapevolezza che un vantaggio di 2’24” su Remco Evenepoel, non potrà garantirgli di mantenere il primo posto in classifica generale.
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