Ecco cos'ha detto Remco Evenepoel ai giornalisti internazionali presenti all'arrivo dell'ottava tappa della Vuelta a España, dove è arrivato secondo dietro a Primoz Roglic tenendo brillantemente il ritmo degli altri big: «Oggi abbiamo osservato attentamente la Jumbo Visma per comportarci in base a loro e l'abbiamo fatto molto bene: sul Xorret de Catì ho chiesto loro di macinare il primo chilometro di salita a tutta e poi ho seguito il mio ritmo per fare selezione. Quando poi Kuss è partito ho gestito il passo perché ancora c'erano 8-10 minuti di scalata e ho gestito ottimamente la presenza di Vingegaard e Roglic con me. Purtroppo, però, non sapevo che avessimo ripreso tutti gli uomini della fuga: quando siamo entrati nell'ultimo chilometro credevo di fare solo uno sprint tra uomini classifica! Vero che abbiamo le radioline, ma nel finale c'era un grande pubblico e non sentivo bene cosa mi dicevano dall'ammiraglia. Se mi fossi reso conto che ci giocavamo la vittoria, avrei fatto la volata in maniera diversa e penso che avrei vinto: stavo bene ed ero motivato a conquistare la mia seconda tappa in questa Vuelta dopo Andorra, e ottenere il massimo su strade che conosco perché vivo qua vicino. Mastico amaro.»