Dopo la pioggia di Barcellona, nel secondo giorno di corsa la Vuelta riparte con Milesi in maglia rossa grazie alla vittoria del suo Team DSN Firmenich, con la Jumbo-Visma in undicesima posizione, con 32” di ritardo dal primo, con Evenepoel che ha lanciato fulmini e saette su tutto e tutti e con la Ineos – Grenadiers che ha perso De Plus e siede in ottava posizione con un vantaggio di 12 secondi sulla Jumbo. C’è anche chi può permettersi di sorridere come la Movistar, che nonostante la pioggia è arrivata seconda con lo stesso tempo della DSM. Tante le forature ieri su un percorso poco illuminato e, tra le vittime più illustri ci sono stati Filippo Ganna della Ineos e Vingegaaed della Jumbo, che nonostante la rapidità del cambio, hanno lasciato sulla strada secondi importanti.
Gli organizzatori volevano che il percorso della prima tappa passasse nei luoghi simbolo di Barcellona, ma questo ha comportato un tracciato tecnicamente impegnativo con diciotto curve di 90 gradi reso ancora più complicato dalla pioggia. Molti corridori hanno detto che sembrava di correre su una pista di giaccio e per questo, la cautela per molti team è stata la parola d’ordine
La squadra più attesa era la Jumbo-Visma: se il risultato agli occhi del pubblico non è stato eclatante, il team olandese è stato soddisfatto della prova.
Anche Vingegaard al termine della cronometro, nonostante il viso un po’ teso, si è complimentato con tutta la squadra per il lavoro fatto. Il vincitore del Tour de France ha spiegato a TV 2 SPORT di aver forato durante la cronometro e la strategia della squadra era quella di aspettare se Vingegaard o Primoz Roglic fossero stati in ritardo.
«Ho forato e ho dovuto cambiare bici. Quindi la squadra ha dovuto aspettare il mio rientro. Avevamo concordato di farlo se fosse successo a me o a Primoz. Poteva essere un disastro ma invece non lo è stato». Anche Vingegaard ha sottolineato la poca illuminazione sul percorso, fattore questo, che ha costretto le squadre a correre con maggiore cautela.
«Siamo semplicemente felici di aver finito la gara senza troppi problemi. Il percorso non era abbastanza illuminato e ha piovuto parecchio, non abbiamo potuto cambiare la situazione e la gara è andata come è andata».
Oggi la corsa partirà da Matarò e arriverà a Barcellona dopo 181,8 km. Il percorso sarà mosso con un GPM di seconda categoria che il gruppo dovrà affrontare dopo 50 km di gara.