E' scattato ufficialmente questa mattina il Mondiale su strada della Nazionale paraciclismo. Dopo le quattro medaglie degli azzurri di Silvano Perusini su pista, arriva il primo podio anche dalle strade di Dumfries con il bronzo di Luca Mazzone nella cronometro MH2, a +1:00.99 dal titolo conquistato dallo spagnolo Sergio Garrote Munoz. Argento per il francese Florian Jouanny. Sfiora invece il podio Giorgio Farroni, che si ferma al quarto posto tra i T1.
Altre medaglie per la Nazionale paraciclismo guidata dal CT Pierpaolo Addesi: nella categoria WH2 due le azzurre sul podio, con la medaglia d'oro che finisce al collo di Roberta Amadeo e quella di bronzo di Angela Procida. Ancora una maglia iridata tra le WH1, assegnata a Luisa Pasini, mentre Fabrizio Cornegliani sale sul terzo gradino del podio MH1.
Sale il conto delle medaglie per la Nazionale paraciclismo: triplo bronzo per gli azzurri del CT Addesi con Federico Mestroni (MH3), Ana Maria Vitelaru (WH5) e Giulia Ruffato (WH4). Al termine delle prove di oggi il medagliere azzurro arriva a quota 8 per il gruppo paralimpico su strada.
QUINTO POSTO PER L'ITALIA NEL XCO TEAM RELAY
Giornata no per gli staffettisti del XCO Team Relay (Andreas Emanuele Vittone, Elian Paccagnella Elian, Giada Specia, Valentina Corvi, Sara Cortinovis e Luca Braidot) che, dopo una partenza sfortunata con la caduta di Vittone, sono sempre stati lontani nella lotta per una medaglia e si devono accontentare di un 5º posto. Campioni del mondo per il secondo anno consecutivo gli Svizzeri, completano il podio Francia e Danimarca.
LE IMPRESSIONI DEGLI STAFFETTISTI
Vittone: “Se fa più male la caduta o il podio mancato? Se avessimo raggiunto il podio non si sarebbe parlato molto della caduta. Siamo partiti veramente fortissimo e ci sono delle curve abbastanza impegnative e viscide; dalla caduta sono partito ultimo e al cambio avevamo solo 40” rispetto ai 2’ dell’arrivo, quindi penso che la caduta non abbia influenzato tanto sulla medaglia. Ovviamente, con i se e con i ma non si scrive la storia, quindi magari la staffetta sarebbe andata in modo diverso. È chiaro che mi dispiace per i compagni, fosse solo la mia gara chiaramente sarei dispiaciuto solo per me, ma considerando che c’erano altre 5 persone che correvano con me mi dispiace per loro, ma sono cose che succedono. Ora testa alla prova individuale. Sono tornato ai mondiali dopo due anni, dopo l’infortunio dell’anno scorso, in Coppa quest’anno ho dimostrato di essere uno dei più forti quindi se le gambe girano posso ottenere qualcosa di importante, e lo stesso vale anche per i miei compagni di nazionale, in ogni categoria abbiamo qualcuno che può giovarsi un podio”.
Paccagnella: “Sono partito bene e ho cercato di fare un ottimo tempo sul giro, cercando di mantenere la calma nella prima parte del percorso per poi dare il massimo nella seconda parte rimanendo concentrato per evitare di commettere errori in discesa e compromettere la gara. Sono contento del mio tempo sul giro, e tutti noi staffettisti abbiamo dato il massimo. Purtroppo c’è stata una caduta all’inizio ma abbiamo dato il massimo".
Specia: “La staffeftta è una gara a cui teniamo molto, abbiamo sicuramente dato tutti il massimo. La medaglia era difficile da ottenere oggi però ci siamo impegnati al meglio delle nostre possibilità. La Svizzera si merita la maglia, e la gara è stata un buon test per noi per provare il percorso in modalità gara, quindi gli occhi sono puntati a sabato”.
Corvi: “La gara è stata veramente dura non è stata una partenza semplice per la nostra staffetta. Io avevo una frazione con atlete più grandi, ho cercato di stringere i denti fare il meglio che riuscivo e cercare di perdere il meno possibile. Sono contenta della mia gara, ho dato il massimo e abbiamo dato tutti il meglio quindi siamo comunque felici”.
Cortinovis: “In una staffetta tutto può succedere, quindi nonostante la partenza in ritardo ci ho creduto fino alla fine. Ho cercato di guadagnare il massimo o almeno non perdere posizioni. Siamo finiti quinti ma siamo comunque contenti. Il percorso ha messo in difficoltà soprattutto noi ragazze all’inizio, avendo salti grossi e imponenti, ma dopo averlo provato nei giorni scorsi abbiamo preso confidenza ed è diventato divertente”.
Braidot Luca: “Siamo partiti con una squadra competitiva ma purtroppo siamo stati sfortunati nella prima frazione, noi abbiamo fatto il possibile, sono cose che succedono e ci riproveremo l’anno prossimo. Sabato ci sarà la prova individuale che sarà l’obiettivo principale di quest’anno. Mi sento molto bene e sono pronto a dare il massimo”.
E-MTB
Buona prestazione dell’azzurro Andrea Garibbo nel mondiale di E-MTB che torna a casa contento del suo sesto posto. La partenza non è stata ottimale in un terreno non adatto alle sue caratteristiche, ma giro dopo giro ha saputo recuperare posizioni per concludere 6° al traguardo, a 3’12” dal vincitore, lo svizzero Joris Ryf. 20° posto per Del Chiaro, mentre Massoni è stato costretto a ritirarsi per un problema alla batteria della bici.
Garibbo: “Sapevo che la partenza non era per me perché troppo piatta e speravo di arrivare alla salita un po’ più avanti per recuperare nelle parti più tecniche, invece mi sono trovato in mezzo alla mischia e ho dovuto cercare dei varchi per superare. Sono riuscito poi a trovare il mio ritmo e le linee giuste, molto importante nelle parti più scivolose sotto il bosco e, pian piano, gestendo bene le energie, sono riuscito a fare una bella gara. Mi sentivo bene fino a due giri dall’arrivo quando mi sono venuti i crampi, ma mi sono gestito bene fino all’arrivo. Sono molto contento del sesto posto, speravo di arrivare nei 5 ma sapevo che era molto difficile, la Top-10 è comunque un buon risultato per me”.
Massoni: “Purtroppo ho avuto dei problemi al motore. A partire dal secondo giro, mentre rimontavo posizioni, la bici ha iniziato a spegnersi e ho dovuto calare il passo e accendere la bici ogni volta che si spegneva. Il percorso mi piaceva e ci tenevo molto a fare una bella gara, ma purtroppo è andata così”.
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