Jonas Vingegaard ha stravinto la cronometro che ha aperto l’ultima settimana del Tour de France. Mentre Van Aert aveva fatto segnare il miglior tempo tra gli umani, sulla strada verso Combloux si è consumato uno dei duelli più accesi di questo Tour, quello tra Vingegaard e Pogacar.
Entrambi da subito avevano fatto vedere la loro superiorità, tanto che ai vari passaggi intermedi continuavano a migliorare il tempo scritto dal fiammingo. Pogacar è stato bravissimo, ma Vingegaard è stato straordinario e oggi il suo vantaggio in classifica generale sullo sloveno è passato da 10” a 1’48”.
«Mi sentivo molto bene, è la cronometro migliore che abbia fatto in carriera - ha ammesso il capitano della Jumbo-Visma -. Ho diviso lo sforzo in 3 parti, prima con la pianura e la côte iniziale, poi la discesa e il nuovo tratto pianeggiante, e infine la salita finale, cercando di gestirmi nel tratto più duro, visto che gli ultimissimi chilometri comunque erano ancora in salita. Sono felice e orgoglioso di quello che sono riuscito a fare, anche perché è la prima volta che vinco una crono al Tour. Ho sorpreso me stesso, assolutamente, non mi aspettavo di fare così tanto bene. Tour chiuso? No, ci sono ancora tante tappe dure e ci sarà da battagliare con Tadej».
Salendo verso Combloux dall'ammiraglia gli hanno urlato "stai dimostrando al mondo chi è il più forte di tutti!": «Davvero? Sinceramente non l’ho sentito, probabilmente c’era il pubblico sotto che faceva confusione - ha detto ancora Vingegaard con un ghigno di soddisfazione -. So solo che mi hanno guidato alla perfezione per tutta la cronometro e per questo li ringrazio molto».
Ieri c’è stato il giorno di riposo e Vingegaard lo ha trascorso con la famiglia. Nessuna conferenza stampa per lui, ma solo una breve intervista con la televisione danese. Questo è stato il modo in cui il danese ha deciso di trascorrere il giorno di pausa prima dell’ultima settimana.
«Il vantaggio sullo sloveno adesso è importante e i distacchi in classifica generale sono veramente pesanti. Domani ci sarà una tappa importante con l’arrivo a Courchevel e il maestoso Col de la Loze, che metterà in difficoltà molti corridori nel finale. Il Tour non è finito».
Vingegaard ha deciso oggi di non cambiare la bici e di arrivare fino al traguardo con quella da crono, a differenza di Pogacar che invece ha effettuato il cambio per affrontare la salita nel finale.
«Sinceramente non mi aspettavo un distacco come questo e di andare così veloce. Anche io sono rimasto sorpreso e non pensavo di poter essere così bravo. Ma il Tour de France ancora non è finito e ci sono tappe e importante e difficili che dobbiamo affrontare».
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