Un'incredibile rimonta: Michael Woods, dopo aver ripreso e superato Matteo Jorgenson della Movistar, ha conquistato la nona tappa del Tour, con arrivo sul vecchio vulcano Puy de Dôme.
Per Woods, che di anni ne ha 36, questa è la prima vittoria alla corsa gialla e adesso può anche vantarsi di essere il corridore più anziano ad aver conquistato un arrivo in salita alla Grand Boucle.
«Per me questo è un sogno che si avvera, è accaduto qualcosa di veramente speciale oggi». Woods era entrato nella fuga di giornata e quando dal gruppetto Jorgenson si era sganciato per andare a conquistare la tappa, il canadese della Israel Premier Tech ha fatto uno sforzo incredibile per riprenderlo nella parte più ripida della salita finale.
«Quando ho accelerato a quattro chilometri dal traguardo, non pensavo assolutamente di poter vincere la tappa. Volevo solo andare a tutta fino in cima. E invece sono riuscito a prendere la vittoria. E’ incredibile».
Woods con il successo di oggi ha conquistato la quattordicesima vittoria in carriera e la terza in un grande giro, nel 2020 aveva vinto la settima tappa alla Vuelta di Spagna ma anche nel 2018.
«Ho sempre sognato di vincere una tappa del Tour ed è fantastico che oggi ci sia riuscito. Il prossimo ottobre compirò 37 anni e sto finalmente realizzando il mio sogno. Sono molto orgoglioso di me stesso e della squadra. Voglio ringraziare i miei compagni, i miei genitori, mia moglie e i miei figli. Un ringraziamento va a tutte le persone che mi supportano durante l’anno».