Il sogno di Mark Cavendish si è infato sull'asfalto del Perigord, a 62 km da Limoges. Una strettoria, un rallentamento, la caduta evitata da chi si trova a centro gruppo grazie ad un gioco di equilibrismi, la frenata per quelli dietro e per Cannonball una caduta quasi da fermo, tra le più banali della sua lunga carriera. Si rialzano tutti ma non lui, Mark Cavendish: prova ad allunare il braccio destro ma capisce subito che qualcosa non va, Immediatamente arrivano i medici del Tour, la loro esperienza non consente illusioni: la clavicola è rotta. Mark sale in ambulanza, si siede e parla con i medici ma il suo sguardo è perso nel vuoto, quasi incredulo. A seguire, arriva la conferma dall'ospedale di Perigueux: frattura della clavicola destra. A causa della frattura, anche la vite di osteosintesi nell'articolazione acromioclavicolare (inserita in seguito al suo incidente al Tour de France 2017) si è allentata.
Il sogno di inseguire la vittoria numero 35 e staccare Eddy Merckx finisce qui, dopo il secondo posto di ieri a Bordeaux. Non è una sconfitta, sia chiaro: perché 34 successi alla Grande Boucle sono tantissime e un posto nella storia del ciclismo Mark Cavendish ce l'ha.