Era il 2010 quando Mark Cavendish nella diciottesima tappa del Tour de France conquistò in volata il traguardo di Bordeaux. Quell’anno il britannico vinse due tappe alla corsa gialla, indossava i colori del team HTC Columbia e in ammiraglia c’era Allan Peiper.
Cavendish vinse di gran potenza quel 23 luglio del 2010 e alle sue spalle chiusero Julian Dean e Alessandro Petacchi a completare il podio. Oggi Cavendish avrebbe potuto ottenere la sua trentacinquesima vittoria al Tour del France, su quello stesso traguardo dove 13 anni prima aveva già alzato le braccia per festeggiare il successo.
Purtroppo qualcosa non ha funzionato e il britannico è amareggiato e quel successo che tanto aspetta, dovrà ancora aspettare. «Sono deluso per come sono andate le cose oggi. Ero nella posizione giusta, per merito di Cees Bol. Lui è straordinario per il modo che ha di attraversare il gruppo».
C’è stato ancora una volta l’intervento del VAR, per chiarire se la volata di Philipsen fosse corretta, ma per Cavendish la mancata vittoria è solo da attribuire ad un problema meccanico con il cambio.
«Quando ho iniziato il mio sprint, ho avuto un problema con il cambio. Quindi mi sono dovuto riabbassare per metterlo al massimo. Questo ovviamente ha interrotto un po' la mia cadenza. Quindi sì, sono deluso e non posso trovare nient'altro in questo momento».
Cavendish era ben posizionato ed era lanciatissimo verso il traguardo. Il britannico vuole però guardare avanti, aspettando quel traguardo che lo porterà a conquistare il record assoluto di vittorie alla Grande Boucle.
«Forse ero un po' troppo lontano, ma almeno avevo le ruote giuste. Sono andato avanti prima di quanto avrei voluto, quel finale lo conosco bene perché è lo stesso del 2010. Naturalmente non ci fermeremo e lavoreremo per arrivare alla vittoria. Dobbiamo migliorare qualcosa ma sono certo di poter superare Jasper».
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