In molti hanno pensato ieri che Wout Van Aert volesse vincere di nuovo come aveva fatto al Tour del 2021, quando scalò per ben due volte il Mont Ventoux andando a conquistare una delle vittorie più belle della sua carriera. Questa volta però la strategia della Jumbo-Visma era completamente diversa e tutto era incentrato sulla classifica generale per Jonas Vingegaard.
«Non ho mai pensato che avrei potuto vincere come ho fatto sul Mont Ventoux. Volevamo rendere la corsa dura, come tutti hanno visto. Speravamo di stare davanti a Jonas ma purtroppo né io né Benoot ci siamo riusciti, ma abbiamo messo sotto pressione i nostri avversari».
Il fiammingo della Jumbo-Visma non ha vinto, ma sul palco delle premiazioni è ugualmente salito per ricevere il premio del corridore più combattivo. «Alla fine sono contento e comunque sono salito sul palco per ricevere un premio».
Il team olandese ha raggiunto il proprio obiettivo e, nel primo duello tra Vingegaard e Pogacar, la vittoria è andata al danese. Adesso in classifica generale tra i due sfidanti c’è quasi un minuto di differenza, con Vingegaard a 47” da Hindley in maglia gialla, mentre Pogacar è a 1’40” dall’australiano.
«Mi sentivo bene in corsa ma è stato difficile perché in quel gruppo c'erano corridori come Jai Hindley e Giulio Ciccone. Non volevamo dar loro troppo vantaggio, quindi ho provato a scattare di nuovo, anche perché non c’è stata troppa collaborazione. Poi ho sentito che le gambe erano vuote quando ero con Alaphilippe e non ho potuto collabora molto sull’ultima salita».
La strategia della Jumbo-Visma ha dato i suoi risultati e in squadra adesso regna l’armonia. Non c’è più quel clima pungente e Van Aert è convinto di poter guardare avanti e di trovare altre possibilità per conquistare una tappa. «La UAE è stata costretta a lavorare tutto il giorno e hanno consumato molte energie e questo è stato un vantaggio per noi. Adesso Hindley ha la maglia gialla e questo vuol dire che abbiamo un rivale in più. Ieri non ho corso per mettermi in mostra, l’ho già fatto nei giorni scorsi. Sapevamo che avremmo avuto una giornata dura e serviva qualcuno della squadra davanti. Sapevamo cosa fare e abbiamo giocato bene le nostre carte».