Il Tour de France ieri è stato caratterizzato da un arrivo abbastanza caotico, dove curve e velocità elevata hanno causato cadute e ritiri. Philipsen ha vinto e al successo è arrivato grazie a Mathieu Van der Poel, che per portarlo davanti per fare la volata ha urtato con il braccio Biniam Girmay. La scorrettezza non è passata inosservata all’occhio attento del VAR e per questo, l’olandese dell’Alpecin-Deceuninck è stato multato e declassato.
«Se non ci fosse sstato pazio, non l'avrei fatto – Ha detto Van der Poel a Vive le Vélo dopo la squalifica - Sono l'ultima persona che vuole mettere qualcuno in pericolo».
Le immagini parlano chiaro e in modo equivocabile si vede come con il braccio l’olandese tocchi Girmay, effettuando così una pericolosa manovra in volata.
«Dopo la corsa mi sono chiarito con Biniam e anche lui ha pensato che non fosse un grosso problema il contatto che c’è stato. Se si guardano gli ultimi tre chilometri della corsa, si potrebbero togliere almeno venti uomini dalla gara. Ho visto che si era creato un buco e l’ho dovuto raggiungere. Se non lo avessi fatto di certo non avremmo ottenuto questo risultato».
Tutto è stato chiarito tra Girmay e Van der Poel, che oltre ad essere rivali in gara, dove il rispetto viene sempre al primo posto, quando scendono dalla bici hanno sempre un rapporto amichevole.
Le cadute ieri nel circuito di Nogaro sono state tante e importanti e corridori come Luis Leon Sanchez e Jacopo Guarnieri, hanno riportato fratture e oggi verranno operati.
«Non credo di saver sbagliato molto, ma altri potrebbero avere un'opinione diversa riguardo a quello che è accaduto. Le curve erano molto difficili da valutare in corsa e ne abbiamo avute molte. Ma nel Tour bisogna anche considerare che tutto è molto frenetico».
Van der Poel è il corridore che ama vincere e in questo Tour de France, lo abbiamo visto mentre aiuta il compagno Philipsen a conquistare vittorie in volata. Un ruolo questo un po’ anomalo, per un corridore di grande talento ed abituato a vincere le corse più importanti del mondo.
«Mi piace aiutare Philipsen e quando ci sono delle tappe per velocisti, potrei anche decidere di rimanere nel gruppo tranquillo. Mentre è bello portare una vittoria in squadra in questo modo e così la sera ho anche la possibilità di scherzare con Jasper mentre in camera giochiamo a carte».
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