Blanka Vas ha soli 21 anni eppure si è già affermata nello scenario del ciclocross dove ormai i risultati si sommano sempre di più. La sua avventura su strada è sempre stata una scommessa, ha vinto le ultime edizioni del campionato nazionale ungherese, ma era alla continua ricerca dell’affermazione nello scenario internazionale, o almeno fino a ieri. Nella prima tappa del Tour de Suisse Women, da quest’anno nel World Tour, ha sbaragliato la concorrenza arrivando a braccia alzate sotto il traguardo di Weinfelden.
«E’ la mia prima vera vittoria su strada, non riesco a crederci. Ho cercato di stare tranquilla e mi sono fidata totalmente della squadra, anche quando sembrava impossibile riprendere Elise Chabbey loro ci hanno creduto. Demi Vollering ha fatto un lavoro incredibile per chiudere il quasi minuto di ritardo, poi Marlen Reusser mi ha traghettato lungo tutto il tratto finale e mi ha permesso di entrare davanti nell’ultima curva. Ho un buono sprint ma non ho una grande tenuta, sapevo quindi che dovevo aspettare e penso di aver colto il momento giusto visto che poi nessuna è più riuscita ad affiancarmi» ha spiegato un’emozionatissima Blanka Vas con letteralmente le lacrime agli occhi. Dopo il traguardo ha ringraziato ad una ad una le compagne di squadra che l’hanno trascinata alla vittoria e a cui, a suo avviso, deve tutto «è incredibile quando delle campionesse sono disposte e sacrificarsi per aiutarti, io sono senza parole, è un onore grandissimo - ha proseguito - la SD Worx è un gruppo speciale, un team ma soprattutto una famiglia dove ci aiutiamo a vicenda, spesso si tende ad applaudire soltanto chi vince, ma in realtà dietro ogni vittoria c’è un lavoro grandissimo da parte di tutte.»
La tappa d’apertura del Tour de Suisse aveva lunghezza insolita, 56 km, per circa 1h 20 di gara, misure in cui Blanka si sente molto a suo agio e per certi versi, come lei stessa ammette, le hanno ricordato il ciclocross l’hanno fatta sentire a casa. Non a caso l’anno scorso, su un tracciato simile, aveva vinto Lucinda Brand, altra campionissima delle corse nel fango. «In queste prime stagioni su strada mi sono resa conto che pago molto la distanza - ha spiegato Blanka - nel ciclocross i ritmi sono completamente diversi e penso che questo ieri abbia fatto la differenza. Proseguire la disciplina del ciclocross non è facile perché significa dove affrontare la stagione su strada in un altro modo, devo finire prima e soprattutto iniziare dopo con il grande rischio di non riuscire a tenere il ritmo delle altre atlete che hanno molte più gare nelle gambe. Grazie all’altura e alla pazienza della squadra sono riuscita a fare un ottimo avvicinamento e finalmente sono riuscita a raggiungere la mia forma ottimale, traguardo che non è mai facile».
Oggi ad attendere Blanka ci sarà la cronometro di 25 km all’interno del distretto di San Gallo, una vera e propria sfida per la campionessa ungherese che non ha mai affrontato una prova contro il tempo di tale lunghezza. Non sa proprio cosa aspettarsi ma di due cose è certa: darà tutta se stessa e proverà a divertirsi.
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