Arturo Gravalos non ce la fatta. Il giovane ciclista spagnolo della Eolo Kometa è morto questa notte nell’ospedale in cui era ricoverato dallo scorso mese di aprile a causa di un tumore al cervello che lo ha colpito nel novembre 2021 e contro il quale ha lottato con tutte le sue forze.
A dare la notizia è stata la Federazione Riojana de Ciclismo con parole molto toccanti: «La triste notizia che non avremmo mai voluto dare. Te ne sei andato, Arturo, te ne sei andato per sempre: sei passato per le nostre vite come una stella fugace, però brillerai per sempre nei nostri cuori. Amarti è stato facile, dimenticarti sarà impossibile. Vola alto Arturo, vola libero mentre i nostri ragazzi si allenano per diventare campioni come te. Li aiuteremo a realizzare anche i tuoi sogni».
Gravalos era nato a Saragozza il 2 marzo del 1998 e dal 2019 è entrato a far parte della Kometa Under 23 per crescere nel vivaio e approdare al professionismo nel 2021. La sua prima gara nella massima categoria sono state le Strade Bianche che ha voluto portare a termine pur arrivando fuori tempo massimo, il suo miglior risultato è stato il 43° posto al Gp di Lugano. Poi a novembre il manifestarsi della malattia, scoperta dopo una serie di giornate con strane sensazioni durante gli allenamenti, e l’inizio del suo calvario.
Proprio pochi giorni fa Davide Bais gli aveva dedicato la sua vittoria nella tappa di Campo Imperatore.
E proprio la Eolo Kometa, che è sempre stata vicino al suo corridore, lo saluta con un lungo messaggio affidato ai social: «Arturo lascia un vuoto incolmabile nei nostri cuori, non potremo dimenticare la sua allegria e il suo eterno sorriso. La sua incredibile voglia di vivere ci ha regalato autentici moment magici in corsa e fuori...
La vita in questo ultimo perido gli ha posto tanti ostacoli davanti ma lui sempre reagiva con tutte le sue forze, pensando sempre al lato positivo delle cose. E ha lottato fino all’ultimo, sempre sorridendo, sempre pensando al domani. Ciao Arturo, riposa in pace».