Caro Direttore, chiedo ospitalità a te e sottraggo qualche minuto alle tue lettrici e lettori, perché mai avrei immaginato d’essere il protagonista felice di una puntata dell’Ora del Pasto. Tutto nasce, io presente, da una occasionale telefonata di Giuseppe Figini (che di tuttobiciweb è appassionato e appassionante collaboratore) a Marco Pastonesi.
Si dia il caso che Giuseppe conosca molto bene il mio paese, protagonista di dieci arrivi e nove partenze della Tirreno-Adriatico. “Salutami Paglieta - dice Figini - E al mulino Di Lallo fate ancora la pasta alla mugnaia?”.
“La pasta alla mugnaia la facciamo sempre - rispondo - Ma il mulino è chiuso. Però se verrai lo riapriremo per te”. Marco, nonostante la sua lunga carriera, ha girato un mondo e mezzo: ha seguito Giri, Tour, Giochi Olimpici, Mondiali, Europei e Criterium degli assi (che non è un torneo di briscola) ma non è mai stato al mio paese, Paglieta in provincia di Chieti.
“La prossima settimana sarò in Abruzzo, dai organizza una serata”, dice Marco. “Possiamo invitare due corridori di qualche tempo fa?” rispondo. (A me la parola ex non piace).
“Certo” replica felice. Due telefonate e la serata è presto fatta. I corridori professionisti sono Moreno Di Biase, perché è l’unico a gestire una “scuola di ciclismo” in tutta la provincia di Chieti e Danilo Di Luca, perché è l’unico abruzzese ad aver vinto il Giro d’Italia (2007) e perché penso che la squalifica a vita nel ciclismo non debba essere automaticamente associata alla squalifica nella vita di tutti i giorni. Quanti tra coloro che sgomitavano per intervistarlo, dopo la sua squalifica hanno fatto e fanno finta di non conoscerlo.
Caro Danilo, aspetto felicemente l’inizio del Giro d’Italia in Abruzzo per vedere quanti si ricorderanno di te, quanti ti chiameranno a parlare del tuo ciclismo, quanti verranno a salutarti a Pescara. Certo: anche tra di noi non sono mancati periodi di gelo però il tuo pregio è non portare rancore. Dopo 16 anni, è tempo di tornare a sfoggiare felicemente il trofeo di quel Giro vinto. Con la serata dal Rotary Club Atessa Val di Sangro e la pasta alla mugnaia di Paglieta siamo soltanto all’inizio.
Caro Marco, è stata sì una serata speciale ma non per merito mio: “L’ora del Pasto” ha felicemente sforato. L’Ora è diventata due ore e qualcosa in più. Non ho fatto altro che mettere a sedere, uno affianco all’altro, due persone vere e un gruppo di amici anch’essi felici.
Pensate, caro Marco e caro Danilo che per merito vostro a Paglieta s'è rischiata una crisi istituzionale. Il sindaco Ernesto Graziani viene a sapere che venite a Paglieta, vi associa alla partenza del Giro e s'inalbera (eufemismo): «Ma come, si parla di Giro d'Italia a Paglieta e io non so nulla?». Niente sotterfugi, caro sindaco: Marco Pastonesi ha spiegato benissimo, come solo lui sa fare, che fosse una cena amichevole.
Aneddoti, ricordi, retroscena e adesso questo inaspettato e felice regalo di Marco su Tuttobiciweb. Il ciclismo è questo: gli incroci, i bivi, le rotonde possono anche portarti temporaneamente lungo strade diverse. Quest’anno il mio paese Paglieta sarà il “paese con vista sul Giro” sempre pronto a scodellare felicemente la pasta alla mugnaia. Caro Direttore Pier Augusto, Paglieta aspetta anche te e la bella truppa da te diretta. Dovremmo cercare di convincere anche il nostro amico Sergio che si sta affezionando troppo ai soggiorni spagnoli.
A me non piace scrivere e parlare in prima persona, ve ne siete accorti: però ha ragione Marco che ringrazio pubblicamente per le parole fin troppo belle: siamo felici che il ciclismo abbia cementato una bella amicizia. Amico mio non è solo un modo di dire. Almeno per me.
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