Domenica ha corso con una anonima maglietta bianca e in sella ad una BMC giallonera, piazzandosi al tero posto nel campionato nazionale in linea vinto da Esteban Chaves. Ora Nairo Quintana - dopo aver dimostrato con i fatti di essersi allenato bene e di essere ancora competitivo - sta per salire su un aereo alla volta dell'Europa.
L'obiettivo dichiarato è quello di trovare una squadra e continuare così la sua carriera agonistica. Ma i primi impegni non saranno con squadre o procuratori per discutere di programmi e ingaggi: secondo quanto pubblica il giornale colombiano El Tiempo, infatti, il corridore punterà prima di tutto ad avere dei colloqui con i vertici dell'Uci, dell'MPCC (il Movimento Per un Ciclismo Credibile) e con quelli di ASO. Il colombiano è stato squalificato dal Tour de France (dove era arrivato sesto) nell'estate scorsa perché risultato due volte positivo al Tramadol, sostanza per ora vietata dalla sola Uci ma che dal 2024 sarà considerata dopante anche dalla WADA.
Il corridore, che ha visto rigettato dal TAS il suo ricorso contro la squalifica, spera di poter chiarire in qualche modo la sua posizione e quindi vedersi aprire le porte di una squadra professionistica. Non sarà un'impresa semplice perché praticamente tutti i team sono iscritti al MPCC che tra le sue norme vieta l'ingaggio di corridori che sono reduci da positività al doping.