“Non dovevo correrla perchè non ero andato in Riviera con i miei compagni di squadra e alla fine sono riuscito addirittura a vincerla”. È la dichiarazione di Franco Cribiori, ex professionista e direttore sportivo tra i più apprezzati tra i professionisti, quando ricorda la sua vittoria alla Coppa San Geo il 28 febbraio 1960 a Mariano Comense.
“Ero rimasto a casa a studiare perché dovevo recuperare un paio di materie –continua -. Ma avevo la grinta dei giorni belli e nel finale sono riuscito a staccare di forza gli avversari, tra i quali il bresciano Attilio Porteri, ultimo a cedere alla mia superiorità di giornata”.
Una vittoria importante nell’anno olimpico. “Verissimo e io era tra i corridori in predicato di disputare i Giochi di Roma, ma nella Coppa del Grande, rivincita della Coppa San Seo sono caduto fratturandomi la clavicola sinistra“. Mancava però ancora un bel po’ di tempo per la corsa in linea delle Olimpiadi che vinse il sovietico Viktor Kapitonov davanti all’azzurro Livio Trapè.
“Certamente – risponde -, però durante un allenamento sono nuovamente caduto procurandomi un altro problema allo stesso arto. Ma il peggio mi è capitato a due settimane dalla gara olimpica con la maglia azzurra sulle spalle: mentre mi stavo allenando son rotolato per terra fratturandomi nuovamente la clavicola sinistra”.
Tornando alla Coppa San Geo quali sono le qualità per vincere la Milano-Sanremo dei dilettanti?
“E’ una domanda alla quale è molto difficile rispondere perché la prima corsa dell’anno e non è dato sapere quali possono essere le condizioni degli avversari. Io sono riuscito a primeggiare correndo la prima parte nella pancia del gruppo per poi scatenarmi dal giro di boa in poi. A22 chilometri dall’arrivo ho allungato insieme a Porteri e nel finale sono riuscito a togliermelo dalla ruota. Ma soprattuttonon ho ceduto sulla salita dove Porteri è andato a tutta e alla fine ho regalato il secondo successo di fila alla Cadermatori dell’amico Longoni che addirittura non voleva che partissi perché in ritardo di condizione“.
Franco Cribiori è stato tante volte azzurro tra i professionisti e guidato numerosi big del ciclismo mondiale: da Pierino Gavazzi a Urs Freuler, per finire con gli altri bresciani Paolo Rosola e Giambattista Bardelloni. Ha vinto tanto da corridore e tecnico ma il successo alla Coppa SanGeo lo inorgoglisce molto. “Sicuro,perché è il primo test dell’anno e vincerlo è davvero molto importante perché permette di pianificare la stagione con tranquillità: la San Geo come la Sanremo ti permette di vivere di rendita per un bel po'".
Anche il 25 febbraio 2023, nella 99a Coppa San Geo-53° Trofeo Caduti Soprazocco-Memorial Attilio Necchini-Giancarlo Otelli, il vincitore potrà pianificare la stagione con calma, perché la gara di apertura dei dilettanti è sicuramente una delle più prestigiose del calendario. La classicissima bresciana verràpresentata a media e autorità venerdì 10 febbraio alle ore 18,30 all’Albergo Ristorante Sullivan di Ponte San Marco.