I più attenti di voi sui social avranno notato, nei giorni scorsi, alcuni post e storie di Instagram inerenti un regalo molto prezioso fatto dai "magnifici quattro" dell'inseguimento su pista allo staff olimpico azzurro. Si trattava di 21 braccialetti d'oro a foggia di catena, con cui Simone Consonni, Filippo Ganna, Jonathan Milan e Francesco Lamon hanno omaggiato tutti coloro i quali, tra Coni e Federazione, hanno condiviso con loro il trionfo aureo dell'Olimpiade di Tokyo nell'estate 2021.
Chi si cela dietro questo capolavoro d'arte orafa? Un uomo che adora mescolare mestiere e passione, alta gioielleria e ciclismo: Innocente Ciciliot, in arte Inn'Oro. Cinquant'anni suonati (ipse dixit) lavora sul suo banco da quando ne aveva 14: prima come studente di liceo artistico, poi come orefice. Nel 1995 ha aperto a Vittorio Veneto il proprio atelier, che cela nel retrobottega un autentico santuario del ciclismo: maglie con autografi, foto con dediche, dorsali di Granfondo, biciclette Pinarello...
Questo perché, gioielli a parte, Innocente Ciciliot è sia un cicloamatore che un amatore del ciclismo. Testimone di nozze di Davide Cimolai, amico di Vincenzo Nibali e di tanti altri professionisti del pedale, ha realizzato placche con nome o iniziali, in polvere di diamanti, per i vari Colbrelli, Viviani, Ciccone, Cassani, Vendrame, Modolo, Pozzato, Pellizotti, Bettiol, i già citati Consonni, Cimolai e Nibali, oltre ad aver "diamantato" il bloccasterzo di Chris Froome quando ha vinto il Giro d'Italia nel 2018 e le scarpe DMT di Tadej Pogacar messe all'asta quest'estate per la ricerca sul cancro. Nel 2021, inoltre, ha scolpito la bici alata portata in cima al Passo Giau per i dieci anni dalla scomparsa di Andrea Pinarello.
Fino al manufatto da cui siamo partiti: «All'inizio di quest'anno Consonni mi ha commissionato il lavoro - ci spiega l'orefice veneto - e dato che sono solito dare un significato peculiare a ogni oggetto che realizzo, in modo che non sia asettico ma abbia una storia da raccontare, mi sono riservato diverse settimane per pensare a qualcosa di significativo. Et voilà: quattro losanghe, a rappresentare i quattro campioni, inframezzate dalla "catena". Per suggellare l'impresa e incatenare idealmente il quartetto a quella vittoria olimpica. Tutto in oro giallo, naturalmente!»
Qualora vogliate togliervi uno sfizio ciclistico di elevata caratura, in provincia di Treviso c'è un Inn'Oro pronto a liberare la sua arte.
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