È stato individuato il camionista responsabile dell'investimento mortale dell'ex campione di ciclismo Davide Rebellin. Si tratterebbe di un cittadino tedesco di 62 anni, identificato grazie alla collaborazione tra carabinieri e polizia tedesca. Dopo l'incidente, avvenuto l'altro ieri, l'uomo aveva fatto perdere le sue tracce. È stato denunciato a piede libero, ma non posto in stato di fermo, perchè il codice tedesco non prevede il reato di omicidio stradale.
Grazie alle ricerche gli inquirenti sono risaliti ad un'impresa di spedizione tedesca con sede a Recke: il camionista era arrivato in Italia quello stesso giorno per caricare merce all'interporto di Verona. Gli accertamenti presso la società veronese, con acquisizione di copia della carta d’identità confrontata con le foto scattate sul luogo del sinistro hanno permesso alle forze dell'ordine di risalire all'identità del conducente, un tedesco di 62 anni, fratello del titolare dell'impresa intestataria del tir.
Il camionista era del tutto conscio di quanto era successo: dopo l'investimento sulla rotatoria della regionale 11 era infatti sceso dalla cabina di guida del Tir, si era avvicinato alla vittima a terra, poi era risalito sul camion allontanandosi velocemente. Un fatto riferito ai carabinieri da testimoni oculari, alcuni dei quali lo avevano anche fotografato. Il 62enne, tra l'altro, era già stato condannato - patteggiando la pena - a Foggia, nel 2001, per essere fuggito dopo un incidente senza prestare soccorso alle persone coinvolte. Recidivo non una ma due volte: nel 2014 all'autista tedesco era stata ritirata la patente a Chieti dalla polizia per guida in stato di ebbrezza.
La Procura di Vicenza ha disposto l'autopsia sul corpo di Davide Rebellin che si terrà nei prossimi giorni. Gli inquirenti, che indagano per omicidio stradale e fuga del conducente in caso di omicidio stradale, sono al lavoro anche per accertare l'esatta dinamica che ha portato alla morte del campione di ciclismo e decidere quali iniziative assumere sull'autista tedesco che guidava il camion al monento dell'incidente.
Intanto, proprio a seguito delle decisioni della Procura di Vicenza, le esequie di Davide Rebellin, già programmate per mercoledì mattina a Lonigo (Vi), sono state rinviate.
Spiega il Colonnello Giuseppe Moscati, comandante dei Carabinieri di Vicenza: «Le ininterrotte ricerche e la serrata attività di indagine, condotta sotto la guida della locale Pocura della Repubblica, hanno consentito ai Carabinieri di Vicenza di dare un volto e un nome al conducente del mezzo pesante che ha travolto e ucciso Davide Rebellin. Nelle immediatezze del fatto, è stato attivato uno strutturato e capillare sistema di ricerche sul campo - attraverso il coordinamento in tutte le centrali operative e i Carabinieri sul territorio, in sinergia con altre forze dell’ordine - sia, una vota acclarata l’origine del sospettato, all’estero, mediante i canali Interpol, di cooperazione internazionale. Da qui ne è derivata una minuziosa ricostruzione dei successivi spostamenti del cittadino tedesco, in viaggio verso il paese di origine. Non sappiamo se ciò basterà ad alleviare il dolore che sta attraversando la comunità locale e italiana tutta, ma rivolgo il ringraziamento a tutti coloro i qual, dalle istituzioni alla gente comune, hanno sostenuto i Carabinieri nelle ricerche, supportandoli alla veloce individuazione e identificazione dell’indagato».