Beato l’ultimo: l’ultimo stato entrato nel mondo del ciclismo internazionale, il Vaticano, sarà il primo nell’annuale cerimonia del Premio internazionale Vincenzo Torriani dedicato a “chi ama il ciclismo e lo fa vivere”.
Beato l’ultimo diventato primo: si chiama, in nome della sua anima planetaria, Vatican Cycling, si tratta di una squadra voluta da Papa Francesco, e si propone di “favorire la pratica del ciclismo come esperienza di comunità, con una forte attenzione alla dimensione del servizio, della gratuità, dell’inclusione e della solidarietà”.
Beato l’ultimo anche se difficilmente – ci vorrebbe un miracolo – lo vedremo primeggiare al Giro o al Tour, alla Sanremo o al Lombardia: una questione di numeri, abitanti e praticanti, corse e corridori, e ben altri pensieri e preoccupazioni, obiettivi e priorità.
Beato l’ultimo: perché l’ultimo sarà comunque atteso e aiutato, esortato e soccorso, applaudito e spinto, come succede a chi sulle salite arranca, nelle discese sbanda, sul piano si perde, ma stavolta sale su un podio e riceve un premio prestigioso. La vita è una ruota, anzi, due, e talvolta o spesso proprio nella vita succede di forare, cadere, avere crisi di fame o sete. Ma poi rimettersi in sella.
La delegazione della Vatican Cycling sarà composta da Valerio Agnoli (responsabile delle relazioni esterne), Massimiliano Coluccio (vicedirettore), Rino Bellapadrona (team manager) e Rien Schuurhuis (primo corridore della Città del Vaticano a partecipare ai Mondiali di ciclismo su strada in Australia).
Sarà inoltre assegnato il Premio Cuore d’argento, promosso dall’Associazione Aldo e Emilio De Martino, a Paolo Frigerio, presidente del C.C. Canturino (120 anni dalla fondazione), “instancabile promotore e organizzatore di ciclismo nel territorio comasco”.
La cerimonia avrà luogo sabato 29 ottobre alle 12 al Museo del Ciclismo del Ghisallo, e sarà preceduta da una Messa presieduta da Monsignor Attilio Nostro, Vescovo di Mileto, Nicotera e Tropea, assistente spirituale della Vatican Cycling, alle 11, al Santuario della Madonna del Ghisallo, in memoria di Fiorenzo Magni a 10 anni dalla morte. Alleluja.
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