C’È VITTORIA E VITTORIA

TUTTOBICI | 26/10/2022 | 08:18
di Pier Augusto Stagi

Dov’è la Vittoria? A tirare, a darsi da fare per la causa azzurra. Vittoria - in questo caso rigorosamente con la “V” maiuscola - è la Guazzini, 21enne toscana di Poggio a Caiano, una delle grandi protagoniste dell’ultima rassegna iridata di Wollongong. Per lei la maglia arcobaleno delle under 23 nella crono, quella d’argento nella staffetta mista e, quel che più va sottolineato, una prova di assoluto livello anche nella corsa élite femminile, quando però in palio c’era - come nella prova a cronometro - anche il titolo delle under 23. Lei, la Vittoria, non ha pensato alla sua di vittoria - in questo caso sostantivo -, ma alla ragion di Stato, mettendo anima e corpo alla causa azzurra. Solo una domanda, non a Vittoria, ma all’Uci: come è stato possibile ideare una prima edizione iridata riservata alle under con siffatte regole? In palio c’era un titolo mondiale, non un pacco gara. Ci è dato sapere che a partire dal 2025 anche queste ragazze avranno una prova tutta per loro, ma non è possibile anticipare per ridurre al minimo questo scempio?

CAMPIONI DE CHE? Yevgeniy Fedorov è il campione del mondo under 23 e oltre alla maglia della sua nazione, il Kazakistan, per la quale ha vinto la medaglia d’oro, indossa quella della Astana Qazaqstan. Il 22enne kazako ha corso quest’anno regolarmente tra i professionisti e si è presentato in Australia con una Vuelta nelle gambe conclusa in 123a posizione. Ha corso il Giro di Polonia e quello di Svizzera, più varie ed eventuali di assoluto livello. Alle sue spalle il ceco Mathias Vacek, di anni 20, corridore oggi della Trek Segafredo, anche lui professionista, anche se ha corso molto meno: Uae Tour ad inizio stagione (quando era alla Gazprom) e poi il Tour de l’Avenir concluso in 10a posizione prima della rassegna iridata. Terzo Søren Wærenskjold, danese di 22 anni, che corre per la Uno X. Per lui Gand-Wevelgem, la Attraverso le Fiandre, il Giro delle Fiandre, la Roubaix e poi il Tour de l’Avenir non portato a termine. Nella rassegna iridata australiana si è laureato campione del mondo della crono e ha aggiunto alla maglia iridata il bronzo della prova in linea. Quindi, causalmente i primi tre sono tutti professionisti, che si sono misurati più o meno ad altissimi livelli. Hanno appreso il mestiere e preso le misure. Resta da capire se ha ancora senso considerare campioni del mondo di categoria ragazzi che sono già adesso tecnicamente fuori categoria. Anche perché alla luce di questa generazione di “nati pronti” guidata dal campione del mondo assoluto Remco Evenepoel (di anni 22), come si fa a considerare Yevgeniy Fedorov il miglior under 23 del mondo? È semplicemente anacronistico. Per la serie: campione de’ che? E non voglio toccare l’argomento maglia, che questi ragazzi hanno meritatamente conquistato, ma deporranno immediatamente in una bella teca, senza mai mostrarla in corsa o quasi. È evidente che qualcosa anche qui vada rivisto.

MI SENTITE? C’è qualcuno in ascolto? Speriamo di sì, io ci conto. È tornato prepotentemente d’attualità l’argomento radioline, che nella rassegna iridata e continentale non si possono usare. I direttori sportivi di club sì, perché sono chiaramente considerati tecnici, per i loro omologhi di nazionale no, perché neanche tanto subliminalmente forse vengono considerati semplici autisti. Diciamolo senza tanti giri di parole: per come tutti ad eccezione del Belgio hanno battezzato Evenepoel, universalmente dato tra i grandi pretendenti alla vittoria finale, e per come nessuno dei big o presunti tali abbia pensato di muoversi, il titolo di autisti ci sta tutto. Ma in un momento in cui il ciclismo è ormai non solo diventato sport planetario e globale, ma anche estremamente tecnico e tecnologico, è semplicemente anacronistico pensare di far correre le nazionali senza l’ausilio delle radio. Rovinano lo spettacolo? No, basta vedere come sta correndo nelle ultime stagioni questa nuova generazione di fenomeni. Forse bandirei dai manubri dei corridori il computerino e il misuratore di potenza, ma le radioline proprio no. Spero che qualcuno li ascolti, che qualcuno ci ascolti: mi sentite?


Editoriale da tuttoBICI di ottobre


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COMMENTI
Considerazioni
26 ottobre 2022 09:05 italia
Certe volte non riesco a comprendere i dirigenti del ciclismo; togliere le radioline e' come se nel calcio l'allenatore non potesse dare indicazioni ai giocatori; togliere i computerini ai ciclisti e' come togliere ai piloti di F1 i tachimetri

considerazioni parte 2
26 ottobre 2022 12:08 italia
Il campionato mondiale (europeo,italiano) under 23 così come è strutturato non ha un valore assoluto, ma ha pur sempre un valore; è una vetrina che da una possibilità una chance a chi non matura quando ha 18 anni ( e sono tanti) e potrebbe dare un posto di lavoro in una squadra o Protour di seconda fascia o una professional; inoltre si pongono due possibilità di vetrina anche in considerazione della prova a cronometro (secondo me sempre più importante ed entrare nella top ten da una possibilità di visibilità per i talent scout).
Comunque io do una lettura del fenomeno dei campioni-bimbi mai visti così tanti come adesso, per la semplice considerazione che questo non è più il ciclismo che abbiamo conosciuto, ma è un’altra specialità; si è vero che il ciclismo è di natura mondiale, ma gran parte delle corse sono di kilometraggio inferiore, le velocità sono aumentate considerevolmente è quindi il tempo di gara è drasticamente diminuito, per cui si da maggior valore alla freschezza, alla reattività (tipica dei giovani) rispetto alla resistenza degli più anziani.
In tema dò una lettura personale della caduta di Remco al Lombardia; la causa è all’epoca la non completa maturazione muscolare del fattore resistenza; essendo una corsa che i nostalgici direbbero “corsa vera” (per kilometraggio e difficoltà) ha perso lucidità ed è caduto; se il Lombardia fosse stato di 180 km per me avrebbe avuto grandi possibilità di vittoria..
Saluti

Radioline al mondiale
26 ottobre 2022 12:27 Bullet
Ma un leader di una nazionale quando è nel gruppo non vede che manca evenepoel e non richiama la sua squadra a tirare? Non mi dite che ci va la radiolina a capire questo se no vuol dire che veramente non sanno più correre senza e seguono unicamente le indicazioni dell'ammiraglia.

MAGLIE IRIDATE
26 ottobre 2022 12:28 Plinio di Lato
Si potrebbe pensare ad una maglia iridata diversa per gli Under 23 indossabile tutto l'anno, come quella dei prof., senza creare confusione. Diversamente limitare la partecipazione solo ai corridori che non hanno corso nel world tour

e il ciclismo femminile?
26 ottobre 2022 21:05 italia
Scusate direttore oggi ho scandagliato il sito di tuttobici; sono andato sugli albi d'oro e ho notato che non sono riportati... gli albi d'oro delle del ciclismo femminile !! Forse mi sono sbagliato, non ho visto bene. La invito a ricontrollare e se non ci sono di riportarli !!

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